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10/08/2016

WALL STREET JOURNAL: '' The UN AGENCY UNHCR REFUGEES ABANDON CHRISTIANS IN THE MIDDLE EAST AND LIBYA. SAVE ONLY MUSLIMS ''

Friday, October 7, 2016

NEW YORK - From the pages of the "Wall Street Journal", the director of
the Hudson Institute's Center for Religious Freedom, Nina Shea,
addresses a harsh indictment in Washington and Antonio Guterres, former
'UN agency's director for Refugees ( UNHCR), and the next appointment as
Secretary general of the United Nations.

Guterres said last December that Christian refugees who had escaped the
brutality 'Isis in Iraq and Syria, victims of conflicts in those two
countries and often the violence of their fellow Muslims, should not be
transferred to the West.

Yet, Shea points out, just six months ago, the US Secretary of State,
John Kerry, has formally charged the Isis of "genocide" against
Christians, Yazidis and other groups and religious minorities in the
areas under the control of the so-called Caliphate.

"Why - he asks Shea and with it the Wall Street Journal that gives great
prominence on the front page of this intervention - the Obama
administration has entrusted the survival of these people and the
precious US aid to a UN agency (l ' high Commissioner for refugees
UNHCR-ed), which like its parent organization has never acknowledged the
existence of this genocide? ".

The US State Department claims to be committed to supporting the
minorities who have fled Syria and Iraq, along with other refugees from
those countries, precisely through the United Nations. From 2012 to date
the United States has allocated to humanitarian support for the Syrians
$ 5.6 billion, all managed by the UN.

Yet, accusing the author of the editorial, "UNHCR marginalize Christians
and other objectives of the Isis extermination campaign in two critical
programs from which they are systematically excluded: housing for
refugees in the region and outplacement of Syrian refugees abroad ".

Even in the US, the extension of the introduction program of Syrian
refugees President Barack Obama "is serving a constant
underrepresentation of genocide survivors in Syria": the data of the
State Department show that "of the 12,587 Syrian refugees admitted to
the US as last fiscal year, just 68 were Christians, and only 24 members
of the community 'Yazidi ".

This' means that "only 0.5 percent of Syrian refugees welcomed in the US
are Christians, even though they have long constituted 10 percent of the
Syrian population."

And 'un'ccusa tough and documented that reveals a real horror: the
dell'amminisrazione disinterest Obama and the Democratic Party for the
Christian holocaust in the Middle East, disinterest widens the UN and
even the Catholic Church.

Just facing the issue last month, during a hearing in the Federal
Senate, the deputy assistant to the US Secretary of State, Simon
Henshaw, said that only 1 percent of registered Syrian refugees are
Christians, a figure that " and 'in any way compatible with the
statements of last August by the Syrian Catholic Patriarch Younan,
according to which half a million Syrian Christians - about half' of the
total - have fled the country. "

They were all massacred Or they are not considered "refugees" just
because they are Christians? And then abandoned to their fate of
suffering and death? Only these, are the possibilities.

"The Department of State speculates that Christians do not want to be
transferred abroad, and for that you do not register the lists for
ricollocamenti - The Wall Street Journal". According to Shea, pero ',
"all signs point to UNHCR: a report on the Christian refugees in Lebanon
cured last January by the Catholic News Service report in fact a real
discrimination on the part of the UN UNHCR against Christians, which
they are ignored by agency officials after the initial interviews. And
abandoned to their tragic fate. they are Muslims favorites, ever. "

Questioned personally by Shea last December, during a press conference
in Washington, Antonio Guterres replied with statements "shocking but
enlightening" the Syrian Christians, he said, should not be transferred
to the West 'cause I'm part of the "DNA of the Middle East ".
Statements, accusing the author of the editorial, "that sound like the
articulation of a discriminatory policy by purposes' policies." The
ethnic cleansing of Christians from the Middle East.

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8/24/2016

L’UE DEVE MORIRE


"Non è possibile che qualsiasi politico europeo sia sufficientemente idiota da credere che sia stata la Russia ad invadere l'Ucraina, che la Russia da un momento all'altro invaderà la Polonia e gli Stati baltici, o che Putin sia un "nuovo Hitler" che progetta di ricostruire l'impero sovietico. Queste accuse assurde non sono altro che propaganda di Washington priva di qualsiasi verità. Tutto ciò è evidente. Nemmeno un idiota potrebbe crederci. Eppure l'Unione europea va di pari passo con la propaganda, come fa la NATO".
Così si esprime in uno dei suoi ultimi articoli P. C. Roberts, economista americano già assistente Segretario del Tesoro ai tempi di Reagan, quindi non propriamente un pazzo esaltato ma un personaggio che ha coperto ruoli importanti in precedenti amministrazioni statunitensi. E' ovvio che i rappresentanti dell'Ue non possono essere classificati come meramente idioti ma se anche la cretineria, come spiega mirabilmente il letterato russo Zinoviev, può raggiungere "vette" di autentica maestria allora tout se tient:
"…In genere non si rivolge attenzione al fatto che gli uomini possono progredire anche in stupidaggine. Capita spesso d'incontrare nella vita certi cretini di cui si può dire che sono dei cretini estremamente notevoli. Possiamo qui perfino suddividere i cretini in geniali e insulsi. Si fa apprendistato di stupidaggine altrettanto quanto d'intelligenza. Solo nel corso di una lunga vita e con un costante allenamento gli uomini raggiungono un alto grado di stupidaggine. In modo assolutamente analogo si svolge la cosa con qualità come il cinismo, la viltà, la scaltrezza, l'astuzia, il raggiro, ecc. La capacità di compiere una bassezza non si raggiunge di colpo. E per diventare un insigne mascalzone, bisogna certo esservi predisposti, ma anche allenarsi a lungo e con tenacia. Non è perciò un caso se i più insigni scellerati s'incontrano più sovente tra la gente istruita e attempata".
Ecco spiegata, in poche parole, l'efficienza idiota con la quale i superdotati di Bruxelles si dedicano alla costruzione di un'Europa servile agli Usa e marginale nella geopolitica mondiale. La stessa efficienza scema che ci ha messo il Governo Italiano per approvare in un baleno i raid sulla Libia che ostacolano i suoi interessi concreti ma favoriscono quelli di Washington. Un vero capolavoro sciocco.
Stando così le cose, non possono esserci vie di mezzo: l'Unione Europea deve morire subito con tutte le sue istituzioni, tutti gli apparati e organismi che sono germinati proprio per riprodurre élite di deficienti con alto quoziente intellettivo, da lasciare precauzionalmente inutilizzato o da utilizzare nella maniera peggiore possibile, a detrimento dei cittadini che vi vivono dentro.
Per far inceppare il meccanismo automatico che riproduce tale incretinimento, colpendo contestualmente i portatori soggettivi dello stesso, non basta scagliarsi contro i suoi accidenti derivati, vedi l'Euro. Chi dice il contrario è vittima di una ottusità antitetico-polare a quella che pretende di combattere. Bisogna andare dritti al cuore del problema. Il mito poietico dell'Ue deve essere smascherato sin dalle sue origini ed il suo prodotto maligno distrutto dalle fondamenta. Esso è germogliato per volontà della C.I.A., come rivelato da documenti desecretati dagli statunitensi, con un ordine chiaro, dato dal Dipartimento di Stato, ai suoi "Padri Affondatori": "sopprimere il dibattito fino al punto in cui l'adozione di tali proposte diverrebbe praticamente inevitabile". Precisamente la strada seguita ancora oggi dai nostri sinceri democratici del piffero.
Siano stramaledetti Monnet (di lui il Generale Charles de Gaulle disse che si trattava di un agente americano), Schuman, Spinelli e compagnia servente. Solo gli schiavi possono prendere a modello gente che si è fatta comprare come Giuda.
Fonte: http://www.conflittiestrategie.it/lue-deve-morire

5/22/2016

TTIP


Immaginate che l’Unione Europea debba crollare domani, o comunque a breve: gli europei scenderebbero nelle strade a ballare. La UE è diventata un autentico serbatorio di paura e terrore: sanzioni economiche, punizioni, militarizzazione, abolizione dei diritti civili per gran parte degli europei.

Un ristretto gruppo di tecnocrati non eletti, rappresentanti di 28 paesi, e molti dei quali inadatti a servire nel sistema politico del loro paese ma abbastanza ben collegati tanto da ottenere un posto di lavoro ben pagato a Bruxelles, sta decidendo il futuro dell'Europa. In piccoli gruppi, spesse volte stanno decidendo il futuro dei popoli europei, chiusi in stanze segrete.
Considerate il TTIP — sotto la pressione dei loro padroni a Washington, dietro a porte chiuse e nella più totale segretezza, e molto probabilmente contro i loro stessi interessi — un piccolo gruppo di delegati senza scrupoli della Commissione Europea (CE) sono pronti a mettere 500 milioni di europei e loro discendenti in pericolo, senza alcun rispetto per i loro concittadini, senza considerazione per i loro stessi figli, nipoti e pronipoti, interessati solo alle onoreficenze immediate e, statene certi, alle gratifiche da parte dei colonialisti, usurpatori e guerrafondati Stati Uniti del Caos e dell'Omicidio.

Non si ripeterà mai abbastanza quali sono gli orrori che il TTIP (Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership) potrebbe fare alla gente europea; e ciò si basa su quel poco che sappiamo dalle 248 pagine dei negoziati ultra-clandestini fatte trapelare da Greenpeace Netherlands. "Negoziati" è il termine più sbagliato che possiate immaginare, dal momento che tutte le regole sono imposte da Washington, la stessa cosa che avviene per il TTP (Trans-Pacific Partnership, che riguarda gli USA e 11 paesi dell'area del Pacifico ma non Cina e Russia).
Sebbene i negoziati del TPP siano terminati, nessuno degli 11 partner del Pacifico, né il Congresso USA hanno approvato il trattato. C'è la speranza che anche se i "negoziati" tra i segreti traditori della CE e Washington arriveranno a conclusione, almeno qualcuno dei 28 paesi CE possa non approvarlo. Per essere valido il trattato dovrà essere approvato all'unanimità. Il nuovo candidato di destra alla presidenza austriaca,Norbert Hofer, ha già affermato che non firmerà il TTIP. Affermazioni simili sono state fatte dal Ministro per il Commercio Estero francese, Matthias Fekl, che ha detto che "non ci sarà un accordo senza la Francia e tantomeno contro la Francia".

Sotto al TTIP i cittadini europei perderebbero su tutti i fronti. Gli europei diventerebbero letteralmente sudditi di un impero delle corporations guidato dagli Stati Uniti d'America. I paesi UE cesserebbero di essere stati sovrani, ancor più di quanto non sia già sotto gli attuali ordini di Bruxelles. Come rivelano i documenti segreti TTIP l'accordo sarebbe la campana a morto per l'Europa. Ecco ciò che ha da dire a rigardo Susan George, filosofo, analista politico e presidentessa del Comitato di Pianificazione del Transnational Institute di Amsterdam:

— Il cibo che importiamo sarebbe chimicamente trattato, geneticamente modificato e senza indicazioni. Non saprete mai cosa c'è in ciò che mangiate. Potreste comprare pollo che è stato trattato col cloro, manzo cresciuto con gli ormoni, cibo biosintetico ottenuto dal gene di una pianta o di un altro animale, e ciò non sarebbe indicato.
 In campo agricolo è probabile che fallirebbero una grande quantità di produttori, perchè abbassando le tariffe il mais e il grano OGM americani che sono soggetti di enormi sussidi statali inonderanno la Spagna, l'Italia e altri paesi europei, rovinando tantissimi agricoltori, esattamente come i "campesinos" del Messico vennero rovinati dal North American Free Trade Agreement, il NAFTA.

— Nel campo sanitario le case farmaceutiche vogliono sbarazzarsi dei farmaci generici. Sono già riusciti a costringere le aziende che li producono a ripetere sulla stessa identica medicina "di marca" tutti i test clinici che avevano già eseguito. Per produrre un farmaco generico bisogna iniziare da capo: test clinici, test alla cieca e così via. Così la medicina diventerà molto più costosa.
Ma in particolare:

— Il TTIP serve per dare alle aziende la possibilità di perseguire legalmente i governi se non gradiscono una legge che questi approvano. Ne abbiamo ormai tantissimi esempi, perchè in centinaia di trattati bilaterali esiste questo sistema giudiziario privato, e, ad esempio, quando il governo egiziano ha alzato il salario minimo, una importante azienda francese, la Veolia, lo ha denunciato perchè avrebbe dovuto pagare di più i lavoratori. Questo caso non è ancora arrivato a giudizio, ma un caso che è stato già deciso è, ad esempio, quello dell'Ecuador che ha rifiutato a una compagnia petrolifera americana di trivellare in una particolare zona in quanto zona protetta. E la compagnia ha detto "ah si? e noi vi denunciamo". E hanno vinto. E l'Ecuador deve loro una multa di 1.8 miliardi di dollari, una somma enorme per un paese piccolo e piuttosto debole.

Questo semplicemente vuol dire che tribunali privati sarebbero al di sopra delle leggi e dei tribunali di stati sovrani. Non vi sarebbe più alcuna sovranità; nemmeno quel poco di indipendenza che Bruxelles ancora non ha distrutto. I paesi UE sarebbero tutti sotto le leggi dell'impero anglo-americano delle corporations.

E poi c'è il TiSA, il "Trade in Services Agreement", di cui ancora meno persone sono a conoscenza. Anche questo viene negoziato in segreto, riguarda 23 membri WTO (Australia, Canada, Cile, Taipei, Colombia, Costa Rica, i 28 paesi UE, Hong Kong Cina, Islanda, Israele, Giappone, Corea, Liechtenstein, Mauritius, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Panama, Perù, Svizzera, Turchia e USA). In totale stiamo parlando di 50 paesi; 29 dei quali sottomessi a uno solo, gli Stati Uniti delle Guerre, del Crimine e del Dominio. Non serve troppa immaginazione per capire che, ancora, è Washington che decide. In realtà i negoziati TiSA, così come quelli TTIP, sono infiltrati da lobbysti e troll delle aziende USA, rendendo Washington il rappresentante dell'impero USA delle corporations e, naturalmente, di Wall Street.
Secondo la WTO, il TiSA aprirebbe il mercato del "commercio in servizi", cioè: aspettatevi la privatizzazione di tutti i servizi pubblici e sociali, la sanità, educazione, previdenza sociale, pensioni, trasporti, poste, telecomunicazioni, forniture idriche, fognature e altro ancora sarebbero tutte soggette alle acquisizioni da parte di aziende multinazionali. Guardate alla Grecia che sta cercando disperatamente di ripagare il suo maledetto debito vendendo il suo capitale sociale nazionale, o capitale di vita, a tutto svantaggio dei poveri, attualmente la maggioranza dei greci, che dipendono da esso. Una volta che un paese abbia firmato l'accordo non c'è ritorno, deve aprire i suoi settori sociali e pubblici ad aziende private in cerca di profitto.

Manifestazione anti-TTIP
© flickr.com/ Campact
Capo diplomazia Belgio pessimista su accordo TTIP prima scadenza mandato Obama
Proprio come per il TTIP, se un governo in un secondo momento dovesse realizzare che la privatizzazione, per dire, delle forniture idriche, non ha portato alla gente i benefici promessi, non potrebbe tornare indietro e ri-nazionalizzare o ri-municipalizzare questo servizio. La ri-municipalizzazione dei servizi idrici sta avvenendo ora in Francia, tra tutti i paesi quello con le fornitura idriche maggiormente in mano ai privati. Nel 2012 il governo e i comuni di grandi città hanno deciso di riprendere in mano questo servizio pubblico vitale. Sta accadendo ora. Sotto le regole del TiSA non sarebbe possibile. Peggio ancora, una volta sottoscritto il TiSA, un paese non potrebbe decidere di esentare un particolare settore incluso nelle liste per le potenziali "liberalizzazioni", come ad esempio la sanità, l'educazione e altri servizi pubblici vitali. Tribunali di arbitrato delle aziende, simili a quelli del TTIP, verranno istituiti per il TiSA. Questi "negoziati" stanno avvenendo a Ginevra, sotto l'egida del WTO, in segreto e sottoposto a regole, bastoni e carote imposti da, indovinate un po', Washington.
Se la UE crollasse oggi sia i negoziati TTIP che TiSA arriverebbero a un punto morto. Uno qualunque dei 28 paesi europei, o ancora meglio uno dei 19 dell'eurozona, può far crollare la UE. Una Grexit, una Brexit, un fiasco dalla prossima ripetizione delle elezioni spagnole, o una ferma decisione da parte di un qualche governo di fare default sul suo debito imposto in gran parte dalla troika, potrebbe far crollare il castello di carte dello schema a piramide del dollaro, e cancellare una volta per tutte l'egemonia schiavizzatrice del dollaro-euro. Il debito potrebbe venire rinegoziato in nuove monete nazionali. Ricordate, l'euro ha a malapena 15 anni. Perciò tornare a valute nazionali non sarebbe drammatico, ma un sospiro di sollievo, sollievo dalla trappola del debito e sollievo dal tallone di ferro dell'oppressione di Washington e Bruxelles.

Immaginate cosa vorrebbe dire per il popolo greco. Sebbene ci siano voci che più di metà dei greci siano ostinatamente attaccati all'euro distruttore scommetterei che il suo crollo porterebbe centinaia di migliaia di persona a festeggiare per strada. Syriza potrebbe scordarsi gli ulteriori 3 miliardi di tagli di austerità recentemente negoziati, e ancor più i tagli alle pensioni e gli aumenti di tasse per i poveri.

State certi che un sollievo dal debito greco non verrà dall'attuale costellazione UE/CE-troika. Al contrario, il Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, usa toni sempre più duri verso la Grecia, come a minacciare di spingerla fuori dalla UE. Una minaccia vuota, come ognuno dovrebbe ormai sapere. Washington, padrone anche della Germania, non permetterà una Grexit, o una Brexit o l'uscita di un qualunque membro UE. Washington ha bisogno di una UE "intatta" perchè faccia da partner schiavo nel TTIP e nel TiSA.
Ciò che è successo e continua a succedere in Grecia può serviere come un esempio da seguire per altri paesi "deboli" tra le nazioni meridionali della UE, a meno che, sì a meno che la Grecia o un altro paese sotto la pressione e il soffocamento economico e finaziario della CE-troika non prenda il toro per le corna, assumendo una decisione drastica: uscire dalla UE e dall'eurozona, far ripartire l'economia locale con una moneta locale, e rinegoziare il debito illegale e fraudolento alle proprie condizioni. Questo può portare alla fine della nefasta eurozona e dell'Unione Europea creata dagli USA.

Sappiate che la UE come è oggi non è un'invenzione degli europei; è una struttura pensata dagli USA immediatamente dopo la seconda guerra mondiale in modo da mantenere l'Europa sotto il proprio controllo e creare una zona cuscinetto di fronte al comunismo, all'Unione Sovietica. Così ha funzionato sino a oggi. Questa idea prevale ancora oggi, come si vede dal modo in cui la Russia e il suo leader sono demonizzati e attaccati dai media occidentali. Cerchiamo di essere franchi, se non fosse per la chiarezza e lungimiranza strategiche del presidente Putin, noi, l'Europa, saremmo per la terza volta in 100 anni nel mezzo di una guerra mondiale. E se lasciamo che l'andazzo imposto da Washington continui, l'Europa diventerà terra di schiavitù anglo-americana. Guardate al TTIP e al TiSA.
Un'autentica federazione di stati europei sovrani, magari anche con una moneta comune e una vera banca centrale potrebbe essere una soluzione a lungo termine per l'Europa. Ma, e questo è il MA più importante, una tale Europa dovrà essere progettata da veri e onesti europei (sto sognando?), assolutamente senza nessuna influenza degli Stati Uniti d'America. Nessuna.

Ciascuno dei 28 paesi UE può riportare la felicità ai popoli europei; spazzare via la paura, il dolore, la frustrazione, l'ansia; può restaurare la sovranità nazionale, riportare in auge l'orgoglio nazionale e l'economia locale, non globale, semplicemente uscendo dalla UE, lasciando l'euro, mettendo il governo del proprio popolo nelle mani di un governo sovrano e democratico.

La semplice uscita di un paese, Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, UK, Francia…fate voi, può arrestare la feroce macchina del debito aprendo l'opportunità di unirsi a un nuovo, più giusto e più equo schema monetario, il nascente spazio economico orientale di Cina, Russia, BRICS, SCO (Shanghai Cooperation Organization) e della EEU (Unione Economica Euroasiatica).
Sicuramente il tempo è importante. Non per niente Obama sta spingendo per una veloce conclusione e per la firma del disgraziato TTIP. La sottoscrizione di questi accordi predatori, TTIP, TiSA, TPP, è un punto chiave dell'agenda della presidenza Obama; la sua eredità militare e corporativa, di cui l'espansione della NATO ne è parte, dipende da ciò. Una volta che questi trattati saranno firmati non ci sarà ritorno. Se contro ogni logica il TTIP sarà ratificato, anche se poi la UE dovesse dividersi, ogni singolo paese sarebbe soggetto ai termini dell'accordo. Perciò è essenziale il crollo della UE prima della ratifica del TTIP.

Questa soluzione radicale potrebbe essere troppo persino per i più convinti oppositori della UE e dell'euro. Molti di loro ancora cercano, sperano e sognano una UE riformata. Vivono ancora sotto l'illusione che le cose si possono sistemare. Credetemi: non è possibile. La machiavellica creazione USA chiamata Unione Europea, e l'altrettanto americana moneta comune, l'eurozona, hanno fatto il loro tempo. Sta andando a sbattere contro il suo iceberg. La nave della UE-euro è troppo pesante per evitare il disastro. Per l'Europa è meglio prendere tempo per riorganizzarsi; ogni nazione con lo scopo di riottenere sovranità economica e politica, e magari tra un paio di generazioni progettare una nuova Europa unita di stati federali sovrani, indipendenti, totalmente scollegati dai diabolici giochi dell'impero anglo-amerreCano.
Originariamente pubblicato sul sito Controinformazione.info

PS:Sono stati riversati fiumi di parole mai un chiarimento da parte degli Americani che spieghi quali benefici veri possano essere per gli Europei e principalmente per la salute di tali.
Solo il fatto che è un trattato segreto non divulgabile,visionabile per il popolo europeo solo dopo che sia stato firmato dai MASSONI EUROPEI che siedono a Bruxelles questo fa meditare la gente.

5/20/2016

FORMIDABILE ATTO D'ACCUSA CONTRO LA ''PIOVRA'' USA IN EUROPA E NEL MONDO

FORMIDABILE ATTO D'ACCUSA CONTRO LA ''PIOVRA'' USA IN EUROPA E NEL MONDO DI PAUL CRAIG ROBERTS (WALL STREET JOURNAL)

 

giovedì 19 maggio 2016
NEW YORK - "Guai se gli inglesi voteranno il Brexit: devono restare al guinzaglio dell’Ue, cioè di Washington. Guinzaglio corto, rappresaglie contro chi “sgarra” e rotta di collisione contro le potenze mondiali che aspirano a una piena autonomia: la mia previsione è che la Russia e la Cina saranno presto di fronte a una decisione sgradita: accettare l’egemonia americana o andare in guerra".
Parole come sassi, ma non tirati da un estremista del Brexit, un infervorato paladino dell'uscita della Gran Bretagna dalla Ue, bensì da Paul Craig Roberts, già viceministro di Reagan nonché editore associato del Wall Street Journal, il più importante quotidiano economico del mondo.
"Impossibile non citare il britannico Ambrose Evans-Pritchard, che sul “Telegraph” ricorda come la Cia, negli anni ‘50 e ‘60, abbia direttamente finanziato gli attori che avrebbero creato l’Unione Europea. Motivo: è più facile controllare un solo governo, quello di Bruxelles, piuttosto che molti Stati separati. Washington ha fatto un investimento a lungo termine nell’orchestrare l’Unione Europea, ed è per questo che Obama è appena andato a Londra per raccontare al sua cagnolino, il primo ministro britannico, che non ci potrebbe essere alcuna uscita britannica dall’Ue" afferma ancora Craig Roberts, che a leggerlo sembra si sentire parlare Matteo Salvini.
"Come altre nazioni europee - prosegue Craig Roberts su Information Clearing House - i britannici non sono mai stati autorizzati a votare per scegliere di essere pienamente sovrani o sottoposti all’Unione Europea. La natura oppressiva di leggi comunitarie irresponsabili e l’esigenza dell’Ue di accettare un massiccio numero di immigrati del terzo mondo hanno creato una grande richiesta per un voto britannico per decidere se rimanere un paese sovrano o di sciogliere il vincolo e rispedire a Bruxelles e le sue disposizioni dittatoriali".
"In vista del fatidico 23 giugno - continua l'editore associato del Wall Street Journal - la posizione degli Usa è che al popolo britannico non deve essere consentito di decidere contro l’Ue, in quanto una tale decisione non è nell’interesse di Washington. Il lavoro di Cameron, dunque, è quello di spaventare gli inglesi con presunte gravi conseguenze dell’“andare da soli”. Lo slogan: la “piccola Inghilterra” non può stare in piedi da sola. Al popolo britannico viene detto che l’isolamento segnerà la sua fine, e il paese diventerà uno stagno archiviato dal progresso. Tutto accadrà altrove, loro saranno lasciati fuori. Ma attenzione: se la campagna di paura non riesce e il voto britannico sarà per uscire dalla Ue la questione aperta è se Washington permetterà al governo britannico di accettare l’esito democratico. In alternativa, il governo inglese potrebbe truccare le carte, raccontando di aver negoziato concessioni straordinarie".
"Una cosa è certa: Washington non permetterà - scrive ancora Craig Roberts - agli inglesi di decidere liberamente: non devono essere autorizzati a prendere decisioni che non rispettano l’interesse di Washington. E’ lo stesso schema “egocentrico” grazie al quale gli Usa stanno trasformando in “minaccia” la Russia di Putin: flotte da guerra nel Baltico e nel Mar Nero, nonché basi missilistiche in Polonia vicino ai confini russi, con la volontà di incorporare Georgia e Ucraina in patti di difesa anti-russi. Quando Washington, i suoi generali e i vassalli europei dichiarano che la Russia è una minaccia, significa che la Russia ha una politica estera indipendente e agisce nel suo proprio interesse, piuttosto che in quello di Washington".
"La Russia diventa una “minaccia”, perché ha dimostrato la capacità di bloccare l’invasione filo-americana della Siria e il bombardamento dell’Iran. Nel mirino di Washington anche piccoli paesi come Iraq, Libia e Yemen. Motivo: avevano politica estera ed economica indipendenti, non avendo accettato l’egemonia statunitense. Persino il Venezuela, per Obama, è diventato «una minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti, quando il governo di Caracas ha messo gli interessi del popolo venezuelano davanti a quelli delle società americane".
"Analogamente, la Russia è diventata “una minaccia” quando Mosca ha neutralizzato le aggressioni di Washingon ai danni di Teheran e Damasco, e quando ha impedito agli Usa di appropriarsi della base navale della Crimea dopo il golpe neonazista in Ucraina promosso dalla Cia. E’ assolutamente certo che la Russia non ha formulato minacce di alcun tipo contro i paesi baltici, la Polonia, la Romania, l’Europa o gli Stati Uniti - stigmatizza scrive Craig Roberts - . Così come è certo che la Russia non ha invaso l’Ucraina. Se l’avessero fatto, oggi l’Ucraina non sarebbe più lì: sarebbe tornata una provincia russa. E in effetti, anche se i media occidentali si guardano bene dall’ammetterlo, l’Ucraina appartiene alla Russia più di quanto le Hawaii appartengano agli Stati Uniti. Quanto alla Siria, quel paese esiste ancora, solo perché è sotto la protezione russa. Se davvero Cina e Russia fossero “una minaccia”, di certo non permetterebbero la proprietà straniera (cioè riconducibile alla Cia» di molti dei loro media: è americana la proprietà del 20% dei media russi, mentre in Cina operano 7.000 Ong finanziate direttamente dagli Usa".
"Solo il mese scorso il governo cinese si è finalmente mosso, seppure molto tardivamente, per introdurre alcune restrizioni su questi agenti stranieri che stanno lavorando per destabilizzare il paese - aggiunge in questo straordinario articolo d'analisi, l'editore del Wall Street Journal -. Ma i membri di queste organizzazioni “a tradimento” non sono stati arrestati, sono stati semplicemente messi sotto sorveglianza della polizia. Una restrizione quasi inutile, dato che Washington può fornire montagne di denaro con cui corrompere la polizia cinese: Russia e Cina pensano forse che i loro poliziotti siano meno sensibili alle tangenti rispetto alla polizia americana e del Messico? Parla da sola la sconfitta storica della guerra ai narcos: la “guerra alla droga” è una miniera d’oro per gli agenti messicani e statunitensi, sotto forma di mazzette. Altro che libertà: negli Stati Uniti, gli osservatori di verità sono perseguitati e imprigionati, o vengono liquidati come “teorici della cospirazione”, “anti-semiti” o “estremisti domestici”. Una distopia peggiore di quella descritta da Orwell. Per paura dei media occidentali, Mosca e Pechino permettono a Washington di operare nei loro media, nelle loro università, nei loro sistemi finanziari, mentre i “buoni” delle Ong si infiltrano in ogni aspetto della loro società".
E questo incredibili atto d'accusa termina così: "Secondo Craig Roberts - russi e cinesi sono davanti a un bivio terribile: piegarsi allo Zio Sam o prepararsi alla Terza Guerra Mondiale".

11/25/2014

CyberBerkut gained access to the documents of Joseph Biden’s delegation officials

We, CyberBerkut, have already warned against inadmissibility of the Washington's interference in internal affairs of our country. Moreover, we repeatedly claimed our rejection of Kiev authorities’ antinational policy which had put Ukraine in dependence from the USA.

During two-day visit of Joseph Biden to Kiev on November 20-21 we gained access to confidential files of the State Department that had been stored on American delegation member’s mobile device.

Today we are ready to acquaint Ukrainian citizens, the USA and the world community with the documents that uncover the real volume and direction of American aid to “settle” the Ukrainian crisis.

After examination of just a several files there is the impression that the Ukrainian army is the branch of US Armed Forces. The volume of US financial assistance amazes with its scale. They also show the highest level of degradation of the Ukrainian Armed Forces. Besides, thousands of dollars go on personal accounts of military personnel and used by certain officers in personal needs. What will the American taxpayers say?

Documents signed by Kiev and foreign authorities speak for themselves:

One of the most surprising documents. The Naval Command begs it's foreign masters to sponsor Ukrainian officers during military exercises headed by the Pentagon on the Ukraine territory. And what about national pride?
Besides, what's the point of transferring more than a half million UAH on a card account of LCDR Denis Stupak? It cannot be explained. Except for uncontrolled spending and enriching without paying taxes. Perhaps it would be very interesting for Ukrainian and American journalists to find this officer and ask him a couple of questions.


Here's another document concerning military exercises. This time the Army Academy Named After Hetman Petro Sagaydachnyi begs to recover exercise expenditure for meals and incidentals of its eleven officers and one civilian. They want up to 53,000 UAH.
And now attention! Why does the assignment allowance of Naval Forces officers come up to 1310 UAH per day, and assignment allowance of the Army Academy officers – 500 UAH per day? Are sailors hungrier? Or is it just blind cupidity?


This is one of the documents confirming that the Ukrainian army becomes a branch of US Armed Forces. The amount of expenses is amazing. What is much astonishing, almost one million dollars is assigned for opening "linguistic laboratories" and purchasing text-books for them. Undoubtedly, it is what Ukrainian Armed Forces need today. They all need English to understand Washington's orders more quickly.


This document contains signatures of Barak Obama and John Kerry. The USA will provide Ukrainian Armed Forces with counter-mortar radars. It is what Mr. Poroshenko proudly talked about. So it happened. Three radars worth a total of $400 000. It's a penny in comparison with what Ukrainian army will receive from Washington. From these documents it's not difficult to understand that US military assistance calculates in millions of dollars. And as we all know, he who pays the piper calls the tune.


The United States of America continue to assert that they are ready to provide Ukraine only with non-lethal commodities. But for some reasons members of Joseph Biden’s delegation have been given the document with the mark “for the Congress, final”. After reading of this document it’s getting clear that the junta is not going to comply with the Minsk agreements and observe the truce. They are ready to kill again!
400 sniper-rifles, 2000 assault-rifles, 720 hand-held grenade launchers, 200 mortars with more than 70 000 mines, 150 stingers, 420 antitank missiles and so on. That’s the plan of a peaceful settlement of the conflict in the South-East by Petro Poroshenko.



For some reason, special attention is paid to Ukraine’s Naval Forces. On one hand it’s clear that there are no Naval Forces in Ukraine. On the other hand it points at aggressive plans of the USA and Kiev to prepare subversive operations not only in the South-East, but in Crimea. It’s hard to find another explanation. Otherwise, for what purpose does Ukraine need 150 combat divers?
Fonte:http://cyber-berkut.org/en/

Questo non è capitalismo e sarà sempre peggio.

"Per favore, considerate tutti questi fattori la prossima volta che qualcuno denuncerà il sistema statunitense come il mi...