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5/22/2016

TTIP


Immaginate che l’Unione Europea debba crollare domani, o comunque a breve: gli europei scenderebbero nelle strade a ballare. La UE è diventata un autentico serbatorio di paura e terrore: sanzioni economiche, punizioni, militarizzazione, abolizione dei diritti civili per gran parte degli europei.

Un ristretto gruppo di tecnocrati non eletti, rappresentanti di 28 paesi, e molti dei quali inadatti a servire nel sistema politico del loro paese ma abbastanza ben collegati tanto da ottenere un posto di lavoro ben pagato a Bruxelles, sta decidendo il futuro dell'Europa. In piccoli gruppi, spesse volte stanno decidendo il futuro dei popoli europei, chiusi in stanze segrete.
Considerate il TTIP — sotto la pressione dei loro padroni a Washington, dietro a porte chiuse e nella più totale segretezza, e molto probabilmente contro i loro stessi interessi — un piccolo gruppo di delegati senza scrupoli della Commissione Europea (CE) sono pronti a mettere 500 milioni di europei e loro discendenti in pericolo, senza alcun rispetto per i loro concittadini, senza considerazione per i loro stessi figli, nipoti e pronipoti, interessati solo alle onoreficenze immediate e, statene certi, alle gratifiche da parte dei colonialisti, usurpatori e guerrafondati Stati Uniti del Caos e dell'Omicidio.

Non si ripeterà mai abbastanza quali sono gli orrori che il TTIP (Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership) potrebbe fare alla gente europea; e ciò si basa su quel poco che sappiamo dalle 248 pagine dei negoziati ultra-clandestini fatte trapelare da Greenpeace Netherlands. "Negoziati" è il termine più sbagliato che possiate immaginare, dal momento che tutte le regole sono imposte da Washington, la stessa cosa che avviene per il TTP (Trans-Pacific Partnership, che riguarda gli USA e 11 paesi dell'area del Pacifico ma non Cina e Russia).
Sebbene i negoziati del TPP siano terminati, nessuno degli 11 partner del Pacifico, né il Congresso USA hanno approvato il trattato. C'è la speranza che anche se i "negoziati" tra i segreti traditori della CE e Washington arriveranno a conclusione, almeno qualcuno dei 28 paesi CE possa non approvarlo. Per essere valido il trattato dovrà essere approvato all'unanimità. Il nuovo candidato di destra alla presidenza austriaca,Norbert Hofer, ha già affermato che non firmerà il TTIP. Affermazioni simili sono state fatte dal Ministro per il Commercio Estero francese, Matthias Fekl, che ha detto che "non ci sarà un accordo senza la Francia e tantomeno contro la Francia".

Sotto al TTIP i cittadini europei perderebbero su tutti i fronti. Gli europei diventerebbero letteralmente sudditi di un impero delle corporations guidato dagli Stati Uniti d'America. I paesi UE cesserebbero di essere stati sovrani, ancor più di quanto non sia già sotto gli attuali ordini di Bruxelles. Come rivelano i documenti segreti TTIP l'accordo sarebbe la campana a morto per l'Europa. Ecco ciò che ha da dire a rigardo Susan George, filosofo, analista politico e presidentessa del Comitato di Pianificazione del Transnational Institute di Amsterdam:

— Il cibo che importiamo sarebbe chimicamente trattato, geneticamente modificato e senza indicazioni. Non saprete mai cosa c'è in ciò che mangiate. Potreste comprare pollo che è stato trattato col cloro, manzo cresciuto con gli ormoni, cibo biosintetico ottenuto dal gene di una pianta o di un altro animale, e ciò non sarebbe indicato.
 In campo agricolo è probabile che fallirebbero una grande quantità di produttori, perchè abbassando le tariffe il mais e il grano OGM americani che sono soggetti di enormi sussidi statali inonderanno la Spagna, l'Italia e altri paesi europei, rovinando tantissimi agricoltori, esattamente come i "campesinos" del Messico vennero rovinati dal North American Free Trade Agreement, il NAFTA.

— Nel campo sanitario le case farmaceutiche vogliono sbarazzarsi dei farmaci generici. Sono già riusciti a costringere le aziende che li producono a ripetere sulla stessa identica medicina "di marca" tutti i test clinici che avevano già eseguito. Per produrre un farmaco generico bisogna iniziare da capo: test clinici, test alla cieca e così via. Così la medicina diventerà molto più costosa.
Ma in particolare:

— Il TTIP serve per dare alle aziende la possibilità di perseguire legalmente i governi se non gradiscono una legge che questi approvano. Ne abbiamo ormai tantissimi esempi, perchè in centinaia di trattati bilaterali esiste questo sistema giudiziario privato, e, ad esempio, quando il governo egiziano ha alzato il salario minimo, una importante azienda francese, la Veolia, lo ha denunciato perchè avrebbe dovuto pagare di più i lavoratori. Questo caso non è ancora arrivato a giudizio, ma un caso che è stato già deciso è, ad esempio, quello dell'Ecuador che ha rifiutato a una compagnia petrolifera americana di trivellare in una particolare zona in quanto zona protetta. E la compagnia ha detto "ah si? e noi vi denunciamo". E hanno vinto. E l'Ecuador deve loro una multa di 1.8 miliardi di dollari, una somma enorme per un paese piccolo e piuttosto debole.

Questo semplicemente vuol dire che tribunali privati sarebbero al di sopra delle leggi e dei tribunali di stati sovrani. Non vi sarebbe più alcuna sovranità; nemmeno quel poco di indipendenza che Bruxelles ancora non ha distrutto. I paesi UE sarebbero tutti sotto le leggi dell'impero anglo-americano delle corporations.

E poi c'è il TiSA, il "Trade in Services Agreement", di cui ancora meno persone sono a conoscenza. Anche questo viene negoziato in segreto, riguarda 23 membri WTO (Australia, Canada, Cile, Taipei, Colombia, Costa Rica, i 28 paesi UE, Hong Kong Cina, Islanda, Israele, Giappone, Corea, Liechtenstein, Mauritius, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Panama, Perù, Svizzera, Turchia e USA). In totale stiamo parlando di 50 paesi; 29 dei quali sottomessi a uno solo, gli Stati Uniti delle Guerre, del Crimine e del Dominio. Non serve troppa immaginazione per capire che, ancora, è Washington che decide. In realtà i negoziati TiSA, così come quelli TTIP, sono infiltrati da lobbysti e troll delle aziende USA, rendendo Washington il rappresentante dell'impero USA delle corporations e, naturalmente, di Wall Street.
Secondo la WTO, il TiSA aprirebbe il mercato del "commercio in servizi", cioè: aspettatevi la privatizzazione di tutti i servizi pubblici e sociali, la sanità, educazione, previdenza sociale, pensioni, trasporti, poste, telecomunicazioni, forniture idriche, fognature e altro ancora sarebbero tutte soggette alle acquisizioni da parte di aziende multinazionali. Guardate alla Grecia che sta cercando disperatamente di ripagare il suo maledetto debito vendendo il suo capitale sociale nazionale, o capitale di vita, a tutto svantaggio dei poveri, attualmente la maggioranza dei greci, che dipendono da esso. Una volta che un paese abbia firmato l'accordo non c'è ritorno, deve aprire i suoi settori sociali e pubblici ad aziende private in cerca di profitto.

Manifestazione anti-TTIP
© flickr.com/ Campact
Capo diplomazia Belgio pessimista su accordo TTIP prima scadenza mandato Obama
Proprio come per il TTIP, se un governo in un secondo momento dovesse realizzare che la privatizzazione, per dire, delle forniture idriche, non ha portato alla gente i benefici promessi, non potrebbe tornare indietro e ri-nazionalizzare o ri-municipalizzare questo servizio. La ri-municipalizzazione dei servizi idrici sta avvenendo ora in Francia, tra tutti i paesi quello con le fornitura idriche maggiormente in mano ai privati. Nel 2012 il governo e i comuni di grandi città hanno deciso di riprendere in mano questo servizio pubblico vitale. Sta accadendo ora. Sotto le regole del TiSA non sarebbe possibile. Peggio ancora, una volta sottoscritto il TiSA, un paese non potrebbe decidere di esentare un particolare settore incluso nelle liste per le potenziali "liberalizzazioni", come ad esempio la sanità, l'educazione e altri servizi pubblici vitali. Tribunali di arbitrato delle aziende, simili a quelli del TTIP, verranno istituiti per il TiSA. Questi "negoziati" stanno avvenendo a Ginevra, sotto l'egida del WTO, in segreto e sottoposto a regole, bastoni e carote imposti da, indovinate un po', Washington.
Se la UE crollasse oggi sia i negoziati TTIP che TiSA arriverebbero a un punto morto. Uno qualunque dei 28 paesi europei, o ancora meglio uno dei 19 dell'eurozona, può far crollare la UE. Una Grexit, una Brexit, un fiasco dalla prossima ripetizione delle elezioni spagnole, o una ferma decisione da parte di un qualche governo di fare default sul suo debito imposto in gran parte dalla troika, potrebbe far crollare il castello di carte dello schema a piramide del dollaro, e cancellare una volta per tutte l'egemonia schiavizzatrice del dollaro-euro. Il debito potrebbe venire rinegoziato in nuove monete nazionali. Ricordate, l'euro ha a malapena 15 anni. Perciò tornare a valute nazionali non sarebbe drammatico, ma un sospiro di sollievo, sollievo dalla trappola del debito e sollievo dal tallone di ferro dell'oppressione di Washington e Bruxelles.

Immaginate cosa vorrebbe dire per il popolo greco. Sebbene ci siano voci che più di metà dei greci siano ostinatamente attaccati all'euro distruttore scommetterei che il suo crollo porterebbe centinaia di migliaia di persona a festeggiare per strada. Syriza potrebbe scordarsi gli ulteriori 3 miliardi di tagli di austerità recentemente negoziati, e ancor più i tagli alle pensioni e gli aumenti di tasse per i poveri.

State certi che un sollievo dal debito greco non verrà dall'attuale costellazione UE/CE-troika. Al contrario, il Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, usa toni sempre più duri verso la Grecia, come a minacciare di spingerla fuori dalla UE. Una minaccia vuota, come ognuno dovrebbe ormai sapere. Washington, padrone anche della Germania, non permetterà una Grexit, o una Brexit o l'uscita di un qualunque membro UE. Washington ha bisogno di una UE "intatta" perchè faccia da partner schiavo nel TTIP e nel TiSA.
Ciò che è successo e continua a succedere in Grecia può serviere come un esempio da seguire per altri paesi "deboli" tra le nazioni meridionali della UE, a meno che, sì a meno che la Grecia o un altro paese sotto la pressione e il soffocamento economico e finaziario della CE-troika non prenda il toro per le corna, assumendo una decisione drastica: uscire dalla UE e dall'eurozona, far ripartire l'economia locale con una moneta locale, e rinegoziare il debito illegale e fraudolento alle proprie condizioni. Questo può portare alla fine della nefasta eurozona e dell'Unione Europea creata dagli USA.

Sappiate che la UE come è oggi non è un'invenzione degli europei; è una struttura pensata dagli USA immediatamente dopo la seconda guerra mondiale in modo da mantenere l'Europa sotto il proprio controllo e creare una zona cuscinetto di fronte al comunismo, all'Unione Sovietica. Così ha funzionato sino a oggi. Questa idea prevale ancora oggi, come si vede dal modo in cui la Russia e il suo leader sono demonizzati e attaccati dai media occidentali. Cerchiamo di essere franchi, se non fosse per la chiarezza e lungimiranza strategiche del presidente Putin, noi, l'Europa, saremmo per la terza volta in 100 anni nel mezzo di una guerra mondiale. E se lasciamo che l'andazzo imposto da Washington continui, l'Europa diventerà terra di schiavitù anglo-americana. Guardate al TTIP e al TiSA.
Un'autentica federazione di stati europei sovrani, magari anche con una moneta comune e una vera banca centrale potrebbe essere una soluzione a lungo termine per l'Europa. Ma, e questo è il MA più importante, una tale Europa dovrà essere progettata da veri e onesti europei (sto sognando?), assolutamente senza nessuna influenza degli Stati Uniti d'America. Nessuna.

Ciascuno dei 28 paesi UE può riportare la felicità ai popoli europei; spazzare via la paura, il dolore, la frustrazione, l'ansia; può restaurare la sovranità nazionale, riportare in auge l'orgoglio nazionale e l'economia locale, non globale, semplicemente uscendo dalla UE, lasciando l'euro, mettendo il governo del proprio popolo nelle mani di un governo sovrano e democratico.

La semplice uscita di un paese, Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, UK, Francia…fate voi, può arrestare la feroce macchina del debito aprendo l'opportunità di unirsi a un nuovo, più giusto e più equo schema monetario, il nascente spazio economico orientale di Cina, Russia, BRICS, SCO (Shanghai Cooperation Organization) e della EEU (Unione Economica Euroasiatica).
Sicuramente il tempo è importante. Non per niente Obama sta spingendo per una veloce conclusione e per la firma del disgraziato TTIP. La sottoscrizione di questi accordi predatori, TTIP, TiSA, TPP, è un punto chiave dell'agenda della presidenza Obama; la sua eredità militare e corporativa, di cui l'espansione della NATO ne è parte, dipende da ciò. Una volta che questi trattati saranno firmati non ci sarà ritorno. Se contro ogni logica il TTIP sarà ratificato, anche se poi la UE dovesse dividersi, ogni singolo paese sarebbe soggetto ai termini dell'accordo. Perciò è essenziale il crollo della UE prima della ratifica del TTIP.

Questa soluzione radicale potrebbe essere troppo persino per i più convinti oppositori della UE e dell'euro. Molti di loro ancora cercano, sperano e sognano una UE riformata. Vivono ancora sotto l'illusione che le cose si possono sistemare. Credetemi: non è possibile. La machiavellica creazione USA chiamata Unione Europea, e l'altrettanto americana moneta comune, l'eurozona, hanno fatto il loro tempo. Sta andando a sbattere contro il suo iceberg. La nave della UE-euro è troppo pesante per evitare il disastro. Per l'Europa è meglio prendere tempo per riorganizzarsi; ogni nazione con lo scopo di riottenere sovranità economica e politica, e magari tra un paio di generazioni progettare una nuova Europa unita di stati federali sovrani, indipendenti, totalmente scollegati dai diabolici giochi dell'impero anglo-amerreCano.
Originariamente pubblicato sul sito Controinformazione.info

PS:Sono stati riversati fiumi di parole mai un chiarimento da parte degli Americani che spieghi quali benefici veri possano essere per gli Europei e principalmente per la salute di tali.
Solo il fatto che è un trattato segreto non divulgabile,visionabile per il popolo europeo solo dopo che sia stato firmato dai MASSONI EUROPEI che siedono a Bruxelles questo fa meditare la gente.

8/20/2015

Ukraine is on the verge of a real revolt?


You say the beginning of the civil war began last spring, but Ukraine may finally be on the verge of a legitimate revolt of the people against the government. The color revolutions in 2004 and 2014 were organized from abroad (despite the misleading representation of the mass media such as popular movements), to achieve geopolitical objectives concrete on behalf of the West, then discrediting as real work and expounding on the nature. Although Ukraine has not had a revolution (organized by Ukrainians for Ukrainians), it does not mean it is not imminent, having all the "ingredients" ready. Three recent developments indicate that the country is far closer to a revolution than most observers pretend, and if the population takes the initiative taking the opportunity in front of him, could reverse the disastrous policies of the regime before it's too late.
Ban booksKiev has decided to ban various books of Russian authors, especially the works of the famous crusading anti-color revolution and the historic Nikolai Starikov and presidential adviser Sergei Glaziev. These in particular are extremely critical of the regime, and it seems that Kiev sees them as threats to their ideological dominoes. The prohibition of the check book within the existing political oppression against all political dissidents, media and ordinary citizens. The authorities clearly express that any contrary opinion will tolerate and try to control the information received by the population. This should be seen as nothing more than fear of his nationality because if Kiev and its representatives were confident of their own domain, they would have no need to be so authoritarian. The fact that we now take the extreme step and advertised to ban certain books speaks of heightened paranoia, which in turn can be read (pun intended) as a serious threat by citizens who believe they face. The fact is, and it may not be mere paranoia, the objective reality of some elements of society, and not only the neo Nazis battalions (though for their own reasons), who are preparing to rebel against Kiev.
The threat of the Russian embargo on foodThe latest news from Moscow is Medvedev announce the campaign of counter-sanctions "extend to Albania, Montenegro, Iceland and Liechtenstein and, subject to certain conditions, Ukraine". Specifying warned that if Ukraine goes on the Association Agreement with the EU economy, which is expected to enter into force early next year, its agricultural products will be subject to the same restrictions. The ban on imports of fruit and vegetables last October has already threatened the loss of a market of 51m for Ukrainian producers, and to include all agricultural products could be catastrophic for the economy already on its knees. According to Business New Europe, agriculture is the largest industry today (thanks mostly to the drop in production now with the war on Donbas) and the only one to record growth last year; then, if Ukraine's exports to the main trading partner are excluded, the consequences could very well be fatal. A further point on this subject, it should be noted that it is very unlikely that exports could be redirected to the EU, because domestic producers already howl of pain for the misery inflicted by the economic-sanctions against Russia and are bravely competing in a saturated market. It would be a political move fatal to any government of the European Union give priority to Ukrainian agricultural products on their own, especially since the European Union is suffering the worst crisis in the milk for thirty years and can not absorb any Ukrainian imports. If Ukraine can not sell their products to Europe the excess that would originally finished in Russia will remain on the domestic market precipitating the Ocollapse of prices, foreshadowing the sudden collapse of the whole agriculture. This in turn would affect the country's ability to feed themselves, and that is expensive foreign food (probably with GMO products in the United States) would be imported to meet the demand. With less and less profitable farming, agricultural land would be sold at cost price to foreign companies (again probably the US, in particular Monsanto), thus ushering in the foreign acquisition complete one of the richest agricultural regions in the world. This disastrous scenario can be avoided, however, provided that the Ukrainians take urgent action to change the government before the end of the year, bringing the examination of subsequent developments.
The Committee for the Salvation of UkraineLast but not least, one of the most important, although not shown, aspects that could push the Ukrainians a real revolution is the establishment of the Committee for the Salvation of Ukraine (CSU), the government in exile in Moscow. As the saying goes, "better late than never" that seems quite suitable to the case. From what we can discern, the CSU is an idea of ​​former Prime Minister Nikolai Azarov, and although it is not the leader (Vladimir Alejnik is), seems to direct the scene. Azarov promised that if they come to power, the CSU will hold new elections immediately, free and fair, but for this to happen "asks all citizens, political parties, unions and social movements to unite and restore order to our house through an effort Joint ". The point, apparently, is to unite civil society organizations and citizens in a coordinated anti-government campaign in the belief that it can prove to be a pivotal turning point for the regime. Almost every observer would agree that Kiev will never leave power without a fight, but Azarov does not mention violence in the upcoming fight, although you can 
understand that would be a logical response to the harsh repression of the State; some supporters may decide to react in this way. Today the CSU does not seem to inspire much enthusiasm, but this could change with time. After all, the organization is not perfect (and much of its composition and activities is still mysterious and unopened) m but symbolically stands out as the first realistic form of opposition to the government of Majdan, helped by the fact of being abroad, safe from the clutches of Kiev. The most important thing today, however, is that the organization will probably build a network of support cells in the Ukraine, in order to build a unified platform anti-government from which to challenge the state. This means that the CSU would essentially act as a coordinating committee of campaigns in the country, the public events (when the time is right), and perhaps, after being violently repressed, also of hybrid warfare. Speaking of protests and responsibilities and interests of the CSU, if ever there is a great social environment to test theories of Gene Sharp on "from dictatorship to democracy" and "there are no realistic alternatives", this is the contemporary Ukraine, where there is a certain dictatorship. If the legitimate people's revolution occurred in Ukraine, then it will be sure that the CSU will have a leading role and probably will use the event to catapult with its leadership from Moscow to Kiev.
ConclusionsNever before Ukraine is close to a legitimate revolution today. Many people were afraid of the new regime of coup in February 2014, but not many, out of Crimea and Donbas, publicly demonstrated against it. When this happened, such as in Odessa in May of that year, they were horribly killed and criminals protected by justice (intentionally). Some people, on the uncertain themselves to resist the regime, decided to "try" passively and see what ultimately do for his own good. Nearly 18 months later, the authorities of Majdan do nothing but divide the country with civil war, murder of thousands of civilians and economic crash, and the time is spent with ridiculous drawn to 'blame Russia', increasingly stale and implausible at the majority of the population. The problems of Ukraine since the overthrow of Yanukovich are entirely attributable to the new authorities, and it appears that part of the Ukrainians finally understands, therefore Kiev instigates other paranoia to suppress independent thinking, coming outrageously to ban books. The Ukrainian media could be politically misleading, but most of them are smart enough to know that the country is falling apart and that it is increasingly difficult to make ends meet. With the ultimatum of sanctions against the Russian-Ukraine, some may finally despair enough to go against the government, while aware of the likely repression (or worse) would suffer. However, these individuals probably do not have the sense of organized leadership, and here enters the CSU. It is assumed that they will not act publicly, not having shown any form of underground presence in Ukraine, no matter how small, and you might conclude (according to the same Azov) that this is conducive to mass anti-government activities, and who will do everything to support them . According to this logic, and putting two and two, the CSU could very well organize this movement collecting disaffected segments of the Ukrainian society, leading to regime change before the end of the year. If the authorities of Majdan remain in power and do not backtrack on the agreement of economic association with the EU, Ukraine will sink deeper into a crisis that could inadvertently change the paranoia of Kiev on regime change in solid reality.



Andrew Korybko 
PS: And little serve the intervention of foreign decisions as happened in the past in this collective outcome of social despair.Google translation.

Questo non è capitalismo e sarà sempre peggio.

"Per favore, considerate tutti questi fattori la prossima volta che qualcuno denuncerà il sistema statunitense come il mi...