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8/31/2016

THE SENTENCES THAT I LOVE HEARING FROM POLITICIANS, BANKERS AND INDUSTRIALISTS LOBBYISTS

THE SENTENCES THAT I LOVE HEARING FROM POLITICIANS, BANKERS AND INDUSTRIALISTS LOBBYISTS

WHEN YOU HEAR OF SENTENCES SO BEWARE YOU ARE PUTTING IN THE ASS ...

1) it takes more Europe.
2) need to focus on growth.
3) we need to reduce taxes.
4) you have to reduce your debt.
5) Italy will play a leading role in the European future.
6) we must work as a team.
7) Italy grows poorly because it does not make structural reforms.
the € 8) is just a coin.
9) banks, altogether, are solid.
10) the TTIP agrees at all.
11) we must reduce the tax wedge.
12) it takes more flexibility in the workplace.
13) In Italy, wages are too rigid.
14) you may need to reduce pensions.
Italian health model 15) is not sustainable.
16) we will continue to produce abroad but ready investments in Italy.
17) Italian banks are suffering problems.
18) zero rates are a problem but an opportunity.
19) there is a need for more expansionary monetary policies.
20) immigrants are an asset.
21) from Ventotene is a new Europe.
22) Italy will grow.
Renzi 23) the Government is doing a lot of things.
24) if he wins the Trump will break out a war.
25) the collapse linked to Brexit there was because Britain hasn't yet emerged from the EU.
26) 2017 will eventually be the year of recovery. There are all conditions.
27) we moved abroad but the brand, history and soul remain in Italy.
28) we need to internationalize the excellence.
29) it has been a year of light and darkness but we are confident for the future.
30) the euro protects the system country and Italian savers.
31) you must defeat the uprights populism.
32) Italy is prey to the populists. Who wants the Italy out of the Euro takes a future of destitution.
33) Italian banks hi thanks to the euro.
34) On Bail in a risk but an opportunity.
35) NPLs are more a case of media that a real problem.
36) markets have a distorted view of Italian banks, nearly all of them promoted in recent stress tests.
37) the Yes in the referendum will give stability to the country.
38) we are buying volatility.
39) there is no emergency.
40) we're covered in case the markets moved against.
41) we aim at steady growth globally.
42) Italy will rise by the earthquake, as after the Eagle.
43) don't leave the Italy but we focus on global markets.
44) this is our expertise! In this field we aim to expand our core business!
45) if the South does not grow Italy is split in 2.
46) there is a great desire for made in Italy especially in China.
47) the yield is on shares.
48) hard to say if any field is level.
49) real estate mortgage growth shows that the Italian is back to grow and that fears about the value of bank guarantees are unfounded.
50) look for State intervention in favour of the banks.
51) recent history teaches that when States intervene in support of the banks, taxpayers get handsome profits.

4/20/2016

ECCO L'ELENCO DEI PRODOTTI ALIMENTARI ORTOFRUTTICOLI TOSSICI CANCEROGENI VELENOSI IMPORTATI IN ITALIA (DA NON COMPRARE!

Ecco la lista - annunciata ieri - dei cibi tossici, velenosi, cancerogeni, che vengono importati in Italia per colpa di assurdi permessi di libera importazione senza dazi (nè controlli) concessi dalla famigerata Unione europea.
I broccoli provenienti dalla Cina, con la quasi totalita' (92%) dei campioni risultati irregolari per la presenza di residui chimici, sono il prodotto alimentare meno sicuro.
A contendersi il triste primato anche il prezzemolo del Vietnam con il 78% di irregolarita' e il basilico dall'India che e' fuori norma in ben 6 casi su 10.
E' quanto emerge dalla "Black list dei cibi piu' contaminati" presentata oggi a Napoli dalla Coldiretti, sulla base delle analisi condotte dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel Rapporto 2015 sui Residui dei Fitosanitari in Europa, al Palabarbuto di Napoli in occasione della mobilitazione di migliaia di agricoltori italiani con i trattori a difesa della dieta mediterranea.
La conquista della vetta della classifica da parte della Cina non e' un caso poiche' il gigante asiatico - ricorda la Coldiretti - anche nel 2015 ha conquistato il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perche' contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell'Unione Europea, secondo una elaborazione dell'associazione di agricoltori sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti.
Su un totale di 2967 allarmi per irregolarita' segnalate in Europa, 386 (15%) hanno riguardato il gigante asiatico che in Italia nello stesso anno ha praticamente quintuplicato (+379%) le esportazioni di concentrato di pomodoro che hanno raggiunto circa 67 milioni di chili nel 2015, pari a circa il 10% della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente.
Se nella maggioranza dei broccoli cinesi e' stata trovata la presenza in eccesso di Acetamiprid, Chlorfenapyr, Carbendazim, Flusilazole e Pyridaben, nel prezzemolo vietnamita i problemi derivano da Chlorpyrifos, Profenofos, Hexaconazole, Phentoate, Flubendiamide mentre il basilico indiano contiene Carbendazim che e' vietato in Italia perche' ritenuto cancerogeno.
Nella classifica dei prodotti piu' contaminati elaborata alla Coldiretti ci sono pero' anche le melagrane dall'Egitto che superano i limiti in un caso su tre (33%), ma fuori norma dal Paese africano sono anche l'11% delle fragole e il 5% delle arance che arrivano peraltro in Italia grazie alle agevolazioni all'importazione concesse dall'Unione Europea.
Con una presenza di residui chimici irregolari del 21% i pericoli - continua la Coldiretti - vengono anche dal peperoncino della Thailandia e dai piselli del Kenia contaminati in un caso su dieci (10%).
I problemi - sottolinea la Coldiretti - riguardano anche la frutta dal Sud America come i meloni e i cocomeri importati dalla Repubblica Dominicana che sono fuori norma nel 14% dei casi per l'impiego di Spinosad e Cypermethrin.
Irregolare - sottolinea la Coldiretti - anche il 15% della menta del Marocco, un altro Paese a cui sono state concesse agevolazioni dall'Unione Europea per l'esportazione di arance, clementine, fragole, cetrioli, zucchine, aglio, olio di oliva e pomodori da mensa che hanno messo in ginocchio le produzioni nazionali.
L'accordo con il Marocco - precisa la Coldiretti - e' fortemente contestato dai produttori agricoli proprio perche' nel Paese africano e' permesso l'uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono vietati in Europa.
L'agricoltura italiana, comunicano dall'associazione di agricoltori, e' la piu' green d'Europa con 281 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), il divieto all'utilizzo degli ogm e il maggior numero di aziende biologiche, ma e' anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%).
"Non c'e' piu' tempo da perdere e - dichiara il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - occorre rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall'estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri". A tutela della salute e del Made in Italy, bisogna per Moncalvo "liberare le imprese italiane dalla concorrenza sleale delle produzioni straniere  realizzate in condizioni di dumping sociale, ambientale con rischi concreti per la sicurezza alimentare dei cittadini".
Fonte:http://www.ilnord.it/c-4813_ECCO_LELENCO_DEI_PRODOTTI_ALIMENTARI_ORTOFRUTTICOLI_TOSSICI_CANCEROGENI_VELENOSI_IMPORTATI_IN_ITALIA_DA_NON_COMPRARE

PS: Se la UE agisce cosi nei confronti dei suoi cittadini la conclusione è che vuole deliberatamente avvelenare e UCCIDERE parte della popolazione al fine di sfoltirla altra spiegazione non mi viene in mente,spero di sbagliarmi. :-X :-( :'(


2/08/2016

Collasso della ripresa economica.

La finanza stà collassando in parole povere arretra per normale fisiologia perchè non puo salire in eterno ed è normale,dal 2009 SP&500 che era a 800 è salito a 2100 a fine 2015.
Di solito un ciclo finanziario dura 7 anni,in questi anni molte economie sono cresciute e molte no come l'Italia che  nel frattempo invece di concentrarsi nelle riforme vere e propie che avrebbero portato impulso nell'economia posti di lavoro e benefici tangibili a l'Italia anno perso tempo in discussioni e accordi politici e leggi che non sevono a niente,leggi che non servono alla collettività anzi anno inasprito il sistema con tasse e altro.
Visto gli indici di crescita di America, Cina, Germania, Inghilterra, e altri possono scendere senza problemi visto che sono cresciuti senza sosta in questi anni,il problema è che si portano addietro anche economie come la nostra che propio ora iniziava a dare segni positivi, e ora è prossima al collasso,tenete presente il minimo del FTSE MIB a 12870 del maggio 2012 quello è un indicatore di massimo minimo, se scendiamo sotto c'è solo il barato,senza contare le varie aziende e banche che salteranno visto che il Bail-in è legale per legge in Europa.
Morale della favola siamo messi male e ci attendono tempi duri se veramente si profila un collasso dell'intero sistema quindi alcuni esempi di come ci possiamo preservare.

Per esempio:

• Se il sistema elettrico collassasse di tanto in tanto, allora alla fine imparereste che dovrete procurarvi un sistema a 12V, un generatore, dei pannelli solari, un generatore eolico e illuminazione a LED.
• Se la pressione idraulica andasse periodicamente a zero, allora imparereste che dovete dotarvi di cisterne, un sistema di filtraggio, una pompa di prelievo, e un collettore di acqua piovana sul tetto.
• Se la raccolta di rifiuti si interrompesse periodicamente, allora imparereste a incenerirli e le tecniche di compostaggio e provereste a minimizzare la massa di spazzatura non biodegradabile che generate.
• Se sparisse il lavoro retribuiti per certi periodi di tempo, allora imparereste che dovete tenere a portata di mano risparmi che vi consentano di superare alcuni mesi di assenza di introiti.
• Se i negozi esaurissero il cibo con una certa regolarità, allora imparereste che dovete autoprodurvi il vostro nutrimento, mettereste un pollaio nel giardino di casa, vi fareste un’idea di quanti campi di patate avete bisogno.
• Se le banche vi confiscassero periodicamente tutti i soldi (si chiama “bail in” ed è diventato legale da non molto), allora imparereste a tenere il minimo di soldi necessari in banca, e trovereste altre maniere, più affidabili per conservare i vostri risparmi.
• Se vi doveste trovare periodicamente tagliati fuori dal sistema sanitario, allora trovereste dei modi per mantenervi in salute e curarvi da soli.
• Se periodicamente vi trovaste nell’impossibilità di comprare benzina, imparereste che non potete affidarvi alle auto, e andreste invece in bicicletta, o camminereste, o usereste i trasporti pubblici.
• Se il governo del vostro paese diventasse periodicamente fascista e iniziasse ad arrestare, torturare ed uccidere indiscriminatamente persone, allora imparereste che dovete procurarci un altro passaporto e ad uscire in fretta dal vostro paese.

8/15/2015

Se Berlino rischia di essere il nemico della Ue.

Le scelte dell’amministrazione Merkel alimentano pericolosi squilibri della zona Euro. Di Philippe Legrain
La zona euro ha un problema e il proble
ma è la Germania. Le politiche tedesche
del “rubamazzo” e più in generale la ri
sposta alla crisi che la Germania ha indi
rizzato si sono rivelate disastrose. A sette anni
dall’inizio della crisi, l’economia della zona euro
sta andando peggio di come andò in Europa du
rante la Grande Depressione degli anni Trenta.
Gli sforzi del governo tedesco volti a schiacciare
la Grecia e costringerla ad abbandonare la valu
ta unica hanno destabilizzato l’unione moneta
ria. Finché l’amministrazione Merkel continue
rà ad abusare della sua posizione dominante di
principale creditore per portare avanti i suoi mi
opi interessi, la zona euro non potrà prosperare
– e potrebbe non sopravvivere.
L’immenso surplus delle partite correnti
della Germania – i risparmi in eccesso genera
ti dall’abbassamento dei salari per sostenere
le esportazioni – è stato sia una causa della cri
si della zona euro, sia un ostacolo per risolver
la. Prima della crisi quel surplus alimentava i
prestiti “cattivi” delle banche tedesche all’Eu
ropa meridionale e all’Irlanda. Adesso che il
surplus annuale della Germania – cresciuto fi
no a raggiungere i 233 miliardi di euro (255 mi
liardi di sterline), avvicinandosi all’8% del Pil
– non è più “riciclato” nell’Europa meridiona
le, la depressa domanda interna del Paese
esporta deflazione, che esaspera le disgrazie
debitorie della zona euro.
Le eccedenze della Germania nei confronti
dell’estero sono in palese contrasto con le nor
mative previste dalla zona euro al riguardo di
pericolosi squilibri. Il governo Merkel, però
esercitando pressioni sulla Commissione Euro
pea, ha ottenuto il via libera. Ciò trasforma in una
presa in giro la sua affermazione di essere la pa
ladina della zona euro, come in un club che ha
delle regole. Infatti, la Germania le infrange im
punemente, le altera per adattarle alle proprie
esigenze, o addirittura le inventa a suo piacere.
In verità, proprio mentre spinge gli altri alle ri
forme, la Germania ignora le raccomandazioni
della Commissione: sta obbligando la Grecia ad
elevare l’età pensionabile – uno dei requisiti ne
cessari per concederle un ulteriore programma
di aiuti dall’eurozona – nel momento stesso in
cui abbassa la propria. Chiede insistentemente
che i negozi greci restino aperti anche di dome
nica, benché quelli tedeschi siano chiusi.
Sembra quasi che per la Germania il corporativismo
debba essere spazzato via altrove ma protetto in
casa. Oltre a rifiutarsi di correggere la sua econo
mia, la Germania ha rifilato i costi della crisi agli
altri. Allo scopo di soccorrere le banche del Pae
se invischiate nelle decisioni di erogare prestiti
“cattivi”, Angela Merkel ha infranto la regola del
“no-bailout” prevista dal Trattato di Maastricht
che vieta ai governi membri di finanziare gli al
tri, e ha costretto i contribuenti europei a eroga
re prestiti a una Grecia insolvente. Nello stesso
modo, i prestiti a Irlanda, Portogallo e Spagna da
parte dei governi della zona euro in primo luogo
hanno salvato in extremis le banche locali insol
venti, e di riflesso i loro creditori tedeschi.
A peggiorare ancor più le cose, in cambio di
questi aiuti la cancelliera ha ottenuto un con
trollo molto maggiore su tutti i budget dei go
verni della zona euro con una camicia di forza
fiscale che svigorisce la domanda e pone vinco
li alla democrazia: normative più rigide per
l’eurozona e un fiscal compact. L’influenza del
la Germania ha dato vita nella zona euro a
un’unione bancaria asimmetrica e piena di bu
chi. Le Sparkassen tedesche – banche di rispar
mio con uno stato patrimoniale complessivo di
circa mille miliardi di euro – sono esenti dal
controllo e dalla supervisione della Banca cen
trale europea, mentre le mega-banche poco ca
pitalizzate come Deutsche Bank e i marci pre
statori regionali di proprietà statale del paese
hanno ottenuto un poco plausibile certificato
di sana e robusta costituzione.
L’unica regola della zona euro ritenuta sacro
santa è l’irrevocabilità dell’appartenenza. Non
esiste alcuna clausola contrattuale che preveda
la possibilità di uscirne, perché l’unione mone
taria è concepita come un primo passo verso
un’unione politica, e perché in caso contrario
degenererebbe in un regime pericolosamente
inflessibile e traballante di tassi a cambio fisso.
La Germania non ha trasgredito soltanto a que
sta regola: oltre a ciò, il suo ministro delle finan
ze, Wolfgang Schäuble, ne ha da poco inventata
di sana pianta un’altra, quella secondo cui nella
zona euro l’alleggerimento del debito è vietato
per giustificare il suo vergognoso comporta
mento nei confronti della Grecia. In conseguen
za di tutto ciò, l’appartenenza della Germania al
la zona euro – e per estensione quella di tutti i
suoi membri – è subordinata all’ubbidienza al
governo tedesco. La zona euro ha disperata
mente bisogno di alternative mainstream a que
sto asimmetrico “Consenso di Berlino” nel qua
le gli interessi dei creditori sono anteposti a
quelli di chiunque altro e nel quale la Germania
domina tuto il resto. Il Merkelismo sta provo
cando stagnazione economica, polarizzazione
politica, e un brutto nazionalismo. Francia, Italia
ed europei di ogni colore politico devono ado
perarsi subito e intervenire proponendo altre
visioni di ciò che dovrebbe essere l’eurozona.
Una possibilità sarebbe quella di un maggio
re federalismo. Istituzioni politiche comuni,
responsabili nei confronti degli elettori della
zona euro, verrebbero a costituire una contro
parte fiscale democratica alla Bce e aiutereb
bero a contenere la potenza tedesca. Ma la cre
scente animosità tra gli stati membri della zona
euro, e l’erosione del sostegno all’integrazione
europea sia nei paesi creditori sia in quelli debi
tori, stanno a indicare che un maggiore federa
lismo è politicamente inattuabile, in teoria ad
dirittura pericoloso.
Una possibilità migliore sarebbe quella di
orientarsi verso una zona euro più flessibile,
nella quale i rappresentanti nazionali eletti ab
biano maggiore voce in capitolo. Una volta ri
pristinata la regola del “no-bailout”, poi, i gover
ni avrebbero più margine di manovra per per
seguire politiche anticicliche e rispondere alle
mutevoli priorità degli elettori. Per rendere
plausibile un simile sistema, si dovrebbe creare
un meccanismo di ristrutturazione del debito
dei governi insolventi. Ciò, unitamente alla ri
forma delle direttive previste per la capitalizza
zione delle banche permetterebbe ai mercati, e
non alla Germania, di porre un freno ai prestiti
davvero eccessivi. Preferibilmente, anche la
Bce dovrebbe ricevere il mandato di agire da
prestatore di ultima istanza per i governi illiqui
di ma solventi. Questi cambiamenti potrebbero
raccogliere un ampio consenso – e servire gli in
teressi della stessa Germania. I membri della
zona euro sono imprigionati in un matrimonio
infelice nel quale la Germania spadroneggia.
Ma la paura, da sola, non basta a tenere insieme
per sempre un rapporto. Se Angela Merkel non
rinsavirà, finirà col distruggerlo.

Philippe Legrain è stato consigliere economico
della Commissione Europea con Barroso, dal 2011 al 2014.
È Visiting senior fellow alla London School of Economics

8/19/2014

Taxe , impôt

Ne jamais arrêter aux apparences, et en particulier l'arrêt des tissus que le Ministère de l'Economie et des Finances "passe" pour les sussiditati des médias.
Toujours de meilleures sources de anadre, ou dans le spécifique «sobre» et rassurant, " Bollenttino Annexe statistique au Rapport sur ​​les recettes fiscales de Janvier à Juin 2014 , vient de sortir.
E Oups:
Capture d'écran 2014 08 19 à 16:23:34 Vers la faillite: Laffer (et la huitième pour gagner le européen €) détruire le budget de l'Etat
Comme vous le constatez, il est vrai que dans les 6 premiers mois de l'Laffer (et Renzi) ont contribué à réduire les recettes fiscales de l'Etat pour l'0,8% en Juin, nous sommes seulement un libérateur (et ENFIN !!!) -7.7 %.
J'avoue que pour moi, c'est des nouvelles fantastiques, grand même 80 euros pour une baisse des impôts pour certains contribuables de données italiennes. Mais ... pour les fans de l'État, il ya un petit problème à considérer. Euh .... pas d'argent. Et maintenant, qui paie?
Si vous naviguez sur le formulaire d'inscription, vous trouverez l'aire de jeu Arthur Laffer, un parc à thème sympa qui tourne sur le concept de «plus je augmenter les taux moins d'affaires."
Voulez-vous voir quelque chose d'intéressant?
Voici, par exemple, les gains sur les opérations de bourse (et cette première d'augmenter le gain en capital, mais après l'introduction de la taxe Tobin):
Capture d'écran 2014 08 19 à 16:30:11 Vers la faillite: Laffer (et la huitième pour gagner le européen €) détruire le budget de l'Etat
Avez-vous voulu taxer les spéculateurs sinistres italiens.
Nous avons apprécié quand vous avez vu votre merde appliquée taxe Tobin.
Maintenant, allez à l'enfer.
Les spéculateurs sinistres admis que même ils ne fonctionnent pas en Italie et plus Oooooopss, ne pas contribuer davantage à vos «droits» pendant 730 millions d'euros.
Maintenant attendent les effets de gain en capital.

6/30/2014

THE LEFT YOU THINK IT IS POSSIBLE TO END The AUSTERITY AND MAINTAIN THE EURO BUT 'A TRAGIC ERROR (PROF. NINO GALLONI)

Sunday, June 29, 2014

Professor Nino Galloni, economist, former lecturer at the Catholic University of Milan and the LUISS University of Modena, tells what developments await Europe after the election, but most importantly, what will happen in Italy, the crock pot is the Old Continent.

Extraordinary interview. Read.

A month before the European elections does not seem to have changed much, except for the fact that the EPP and PES have thrown the mask of fake opposition they have had in recent years and will begin to govern together also in Brussels. What are your predictions, economic and political, for the next few months?

The recent case of Libya proves, beyond any reasonable doubt that in recent months the European Union has made ​​giant steps back, at least for those who believed in the project, and tend to a geopolitical isolation and compared with the major strategies being carried out by the United States, Britain and Saudi Arabia on the one hand, both the new realities of the emerging countries (China, Russia, India, Brazil ...), on the other.

Europe has lost all trains potential and the release of Alfano as interior minister proves it: "you bombed Libya and now leave us alone." It 'a serious situation. From the storm in the glass of water to the European elections has emerged as the vast majority, over 80% l'', the electorate is against austerity. But, prevails, especially in the PES, the idea that we should go out dall'austerity, but remain in the euro, so in this Europe. This position presents irresolvable contradictions, without prejudice to the recent interventions of the ECB. In the short and medium term, in other words, I predict an increase in the social conflict that will not explode in uncontrollable levels only if the monetary measures of the ECB will have an effect on the real economy, as it hoped Dragons. If this does not happen, the crisis will go behind the current Italian government and the main party of the PES in Europe, in both cases, the PD Renzi.

What are the choices to be made immediately in the emergency current company?

Making a public bank in Italy to collateralize loans of public administration that would be, for what I read in the press of the ECB eligible. It may well manage in time about 600 billion Euros with which to make plans for hydrogeological, school construction, a real working plan, the income of citizenship, research and development. Without these resources, it is obvious that we can not really get out of the crisis. The euro has been done to the austerity and austerity for the euro: If you are unable to remedy this contradiction, reducing the conditioning of the Treaties, not if it comes alive.

The emergency I have studied at the national, rather than European. And in Italy you can immediately issue of paper money, the State may issue vouchers, vouchers, certificates of credit erariali to pay its debts denominated in Euros but they are not legal tender, after which this fiduciary money goes to circulate among individuals, restarting the economy and then the state accepts it in payment of taxes and duties. If this is done at the beginning of the accounting year and has an effect on GDP will not increase the deficit. If Italy could invest in this way, 50-100 billion a year of its claims processed in Euros to make investments, then certainly that would incorporate competitiveness and efficiency.

At European level, everything remains at the theoretical level: impose the fact that investments are outside of Maastricht would be a great step forward, but in theory, as it is theoretically also say leave the euro to return to currency devaluations, because the 'EUR was just done to prevent Italy devalued. A bill are the theoretical discourses of esteemed colleagues, I share the analysis and also the solutions, but only at the level of theory and academia. In practice, however, we must confront the fact that the single currency was created to prevent Italy from being too competitive.

In the present context, what is the country that could put a short ultimatum for participation in the euro zone?

If you do not thinks so it comes out: save us all if we accept the same rules and the same logic for the next. If Germany wants un'austerity Limited for themselves and for all the other Europeans (without selecting for the East) and France wants to protect itself, but not for the others it comes out. The real change of views, attitudes, mentality: selfishness leads only to destruction, wars, violent social conflict, barbarism.

Believes, however, that there is a country where the situation is most at risk?

Certainly in France, where social tensions are at breaking point and even Marine Le Pen could prove to be suitable for the leaders to get out, despite his statements altogether moderate and somewhat acceptable. The risk is that other forces take over. Even in Italy can be seen in both M5s on the bright side, ie you have moved a whole series of new energies, but as well the same Grillo said, the fact that he had appeased the degeneration of the protest still potentially out of control ready to ignite. If the 5 Star Movement talks with Nigel Farage, the scenario is post-European, vice versa, the paradox is that with Le Pen may come to a confederation of sovereign states invoked even by Putin. This presupposes, in my opinion, at least a dual circulation. Virtual currency, accounts and offsets and international money real, popular, nationwide.

Interview conducted by Alessandro Bianchi for Antidiplomatico. It - thank you.

5/02/2014

ITALY PIU 'POOR MORE' VIOLENT MORE 'OLD''. HERE'S HOW 'THANK YOU BECOME THE EURO AND THE EU

More 'poor. More 'violent. More 'old. It unnecessarily more 'educated. And 'the image of Italy after six years of economic crisis, political and social in the photograph taken by the Research Center of CNA. "At this time our country has grown so overwhelming people at risk poverty 'and social exclusion - stresses the CNA -.

Are now over 18 million, nearly three million more 'of 2007, and accounted for 14.8% of all Europeans economically marginalized. These are people forced to live in households with income below 60% of median income, who can not afford a proper meal at least once every two days and, if they work, they do so to a lesser extent.

Worse than Italy in the European Union, only Greece and seven former communist countries.

Since 2007, the percentage of Italians who can not meet unexpected expenses, pay bills, heat the house, feed, and how you should 'rocketed from 6.8 to 14.5%. In Europe the inconvenience and 'grew more' just in Greece. Blame for the crisis, and 'true. But in the same year in Germany the number of Germans marginalized and 'decreased. Even the crisis, of course, not 'the same for everyone in Europe.

And in Italy, creates an additional element of social alarm: the boom of evictions for morosita '. In 2012 there are over 60 thousand, adding discomfort uncomfortable. "

Between 2007 and 2012 our country and 'become even more' insecure. In recent years, inform the Centre for Studies of the CNA, the offenses were up by 8, 7%. Strong increase above are crimes against property, which can be attributed mainly to the fall of the activities' economic: the thefts were up 32.5%, fraud and computer fraud by 21.8%. The crisis pushes families to look less and less to quality 'and crime', even international, took advantage.

This explains 'the exponential growth of the offenses of counterfeiting of trademarks and industrial products, more' than quadrupled. But the crisis has come to disturb and impoverish the relationships between people, as evidenced by the increase in incidents of personal violence, injuries from beatings. The economic and social uncertainty is reflected, inevitably, given the demographic you do not do more 'children. During the years of crisis, the birth rate ', already' low in Italy and 'declined further, from 9.7 to 8.9 births per thousand inhabitants. The age of 'media and' increased from less than 43 to 44 years.

And the weight of the elderly population and 'increased.

Now over-65s are one and a half children under the age of 15 and almost a third (32.7%) of the population in age 'work. And 'the more level' highest in Europe. It is an ominous sign. This indicator, in fact, measure the ability 'potential of the system to provide for the payment of pensions. A ticking time bomb. Yet, even 'cause you do not find employment, between 2007 and 2013 and' increased the level of education of the population. Increased by 23.9% graduates and 11, 9% of the graduates.

So 'to take 47.4% of the Italian holders of a diploma or a degree. But education does not guarantee a job, indeed. If, in fact, before the crisis diploma ensured a similar insertion in the labor market, in practice, to what degree, today the odds 'of unemployment and a graduate' next to those who have only completed middle school.

It is also explained by these numbers, underscores the investigation of the Research Center of the CNA, the explosion of NEETs, young people between 15 and 34 years who do not work, do not study, do not perform activities' training, which rose in seven years more than 750 thousand units', to nearly 3.6 million. 27.3% of NEETs are graduates (compared to 17% in 2007), 21.7% college graduates, compared to 15.9 per cent at the beginning of the crisis.

The euro was supposed to bring prosperity, social peace, and development work. Instead, this is the bleak picture he has produced.

Sorry if the translation is not perfect

Rothschild - Clan Khazar

"Colui che controlla il volume del denaro in qualsiasi paese è il padrone assoluto di tutta l'industria e del com...