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8/18/2016

LO STATO È LADRO, PAROLA DI PROFESSORE


rothbard las vegasdi GUY SORMAN*
Se pensate che l’antistatalismo dei liberali sia eccessivo, evidentemente non conoscete la dottrina libertaria e Murray N. Rothbard, la sua guida intellettuale. In confronto a Rothbard, i liberali sono dei moderati.
Secondo Rothbard lo Stato non esiste in quanto tale: parole come ‘Stato’ e ‘società’ sono illusioni verbali, semplici metafore, non entità reali. Lo Stato è soltanto un’associazione di individui che hanno concordato tra loro di farsi chiamare in tal modo.
Questi uomini e queste donne si sono posti l’obiettivo di esercitare il monopolio legale della violenza e dell’estorsione di fondi. Murray Rothbard afferma tutto ciò con un gran sorriso, come se si trattasse di ovvietà ben note, logicamente concatenate.
Rothbard insegna economia all’università di Las Vegas. In realtà Las Vegas non è nota per la sua università, che tuttavia esiste davvero, soffocata dai casinò… Che cos’è un libertario? Non un membro di una setta religiosa americana, anche se si riscontra in Rothbard un dogmatismo a tutta prova e se Rothbard ha dei discepoli.
I libertari hanno un padre fondatore: l’economista austriaco Ludwig von Mises, intransigente assertore del laissez−faire, che annovera tra i suoi allievi sia Hayek sia Rothbard. In Europa Rothbard sarebbe considerato un ultraliberale, veramente molto ultra! Per i libertari lo Stato è infatti il male assoluto; tutto può essere privatizzato, comprese la Giustizia e la Difesa! Ogni uomo, secondo Rothbard, nasce con il diritto naturale alla proprietà, e ogni attacco alla proprietà viola tale diritto.
I libertari sono quindi anarchici (no allo Stato!) e capitalisti. Ecco perché Rothbard ha scelto di vivere nel Nevada: è questo lo Stato più libero d’America, seppure «non ancora abbastanza, secondo me», corregge il mio interlocutore. In ogni caso lo spirito d’iniziativa vi ha libero sfogo… Se accettiamo di entrare nel sistema di Rothbard, scopriamo che è coerente.
Prenda le tasse, mi dice: si tratta di un puro e semplice furto, perché non sono volontarie. I padroni dello Stato sono gli unici individui della nostra società che ottengano le loro entrate per costrizione. I teorici della democrazia spiegano che le tasse sono volontarie: un contratto stipulato tra lo Stato e il popolo. Falso! Esclama Rothbard.
Basterebbe eliminare l’intimidazione per far sì che i contribuenti smettano immediatamente di pagare. Perché lo Stato è generalmente ritenuto legittimo e non illecito? «In ciò interviene il ruolo dell’ideologia e degli ideologi», risponde Rothbard. In ogni tempo lo Stato ha mantenuto cortigiani la cui funzione consisteva nel legittimarlo.
Gli ideologi hanno il compito di spiegare che un delitto commesso da un individuo è condannabile, mentre quello di massa a opera dello Stato è giusto. Senza ideologia non vi sarebbe Stato. Gli uomini politici lo sanno sin dalle epoche più antiche. Il contenuto delle ideologie di cambiare, ma lo scopo è sempre lo stesso: convincere l’opinione pubblica che l’esistenza e le malefatte dello Stato sono necessarie e devono essere perdonate.
Nessuno Stato, insiste Rothbard, nella forma di monarchia, di democrazia o di dittatura, può sopravvivere a lungo senza l’appoggio dell’opinione pubblica. Il sostegno non ha bisogno di essere attivo: basta la rassegnazione. Etienne de la Boétie, nel Discorso sulla servitù volontaria, già quattro secoli fa aveva definito lo Stato come il potere tirannico di una minoranza accettato da una massa consenziente.
Da ciò nasce l’importanza per lo Stato di reclutare quei fabbricanti di ideologie che sono gli intellettuali. Per un lungo periodo di tempo, gli ideologi sono stati i membri della classe sacerdotale. Nell’epoca più moderna sono stati sostituiti dai discorsi, apparentemente più scientifici, degli economisti, degli scienziati e di altri docenti universitari.
Non è un caso che questi propagandisti siano più o meno tutti impiegati statali e che lo Stato controlli più o meno direttamente tutti i mezzi d’espressione e di comunicazione. E’ il modo di impedire una rivoluzione libertaria. Se è comprensibile che lo Stato voglia controllare gli intellettuali, perché gli intellettuali hanno bisogno dello Stato? «Ogni intellettuale condivide, nel suo profondo, l’ideale platonico del filosofo−re», mi risponde Rothbard.
rothbard las vegas«Inoltre, sul mercato dei consumi, i servigi offerti dagli intellettuali sono scarsamente richiesti. Lo Stato garantisce quindi un minimo di mercato!». Se le tasse sono un furto, la guerra è un crimine e il servizio militare una schiavitù.
Un furto è sempre un furto, un crimine è sempre un crimine: «Che l’uno o l’altro siano perpetrati da un uomo solo o da un gruppo di uomini non ne modifica affatto la natura delittuosa».
E anche in questo caso la democrazia non scusa niente: un’azione criminale non smette di essere tale solo perché una maggioranza l’approva o la condanna! In definitiva, secondo Rothbard, «lo Stato è la più vasta e più importante organizzazione criminale di tutti i tempi, più efficiente di qualsiasi mafia della storia».
Gli intellettuali sono ideologi pagati dallo Stato
Perché lo Stato è generalmente ritenuto legittimo e non illecito? «In ciò interviene il ruolo dell’ideologia e degli ideologi», risponde Rothbard. In ogni tempo lo Stato ha mantenuto cortigiani la cui funzione consisteva nel legittimarlo. Gli ideologi hanno il compito di spiegare che un delitto commesso da un individuo è condannabile, mentre quello di massa a opera dello Stato è giusto.
Senza ideologia non vi sarebbe Stato. Gli uomini politici lo sanno sin dalle epoche più antiche. Il contenuto delle ideologie di cambiare, ma lo scopo è sempre lo stesso: convincere l’opinione pubblica che l’esistenza e le malefatte dello Stato sono necessarie e devono essere perdonate. Nessuno Stato, insiste Rothbard, nella forma di monarchia, di democrazia o di dittatura, può sopravvivere a lungo senza l’appoggio dell’opinione pubblica.
Il sostegno non ha bisogno di essere attivo: basta la rassegnazione. Etienne de la Boétie, nel Discorso sulla servitù volontaria, già quattro secoli fa aveva definito lo Stato come il potere tirannico di una minoranza accettato da una massa consenziente. Da ciò nasce l’importanza per lo Stato di reclutare quei fabbricanti di ideologie che sono gli intellettuali.
Per un lungo periodo di tempo, gli ideologi sono stati i membri della classe sacerdotale. Nell’epoca più moderna sono stati sostituiti dai discorsi, apparentemente più scientifici, degli economisti, degli scienziati e di altri docenti universitari. Non è un caso che questi propagandisti siano più o meno tutti impiegati statali e che lo Stato controlli più o meno direttamente tutti i mezzi d’espressione e di comunicazione.
E’ il modo di impedire una rivoluzione libertaria. Se è comprensibile che lo Stato voglia controllare gli intellettuali, perché gli intellettuali hanno bisogno dello Stato? «Ogni intellettuale condivide, nel suo profondo, l’ideale platonico del filosofo−re», mi risponde Rothbard. «Inoltre, sul mercato dei consumi, i servigi offerti dagli intellettuali sono scarsamente richiesti. Lo Stato garantisce quindi un minimo di mercato!».
Lo Stato può essere privatizzato completamente
I filosofi sono pressoché concordi nel ritenere che il fondamento della natura umana sia la libertà, afferma Rothbard; ma solo i libertari ne traggono conclusioni coerenti. In concreto, cos’è la libertà? «Il diritto naturale, per ogni individuo, di disporre di se stesso e di ciò che ha acquisito con lo scambio o con il dono. La proprietà e la libertà sono quindi indissolubili: ogni attacco alla proprietà è un attacco alla libertà. Le società che separano libertà e diritto di proprietà privano l’uomo delle condizioni necessarie ad esercitare realmente i suoi diritti. Non esiste quindi alcun diritto reale che possa essere distinto dalla proprietà».
E il diritto di parola?. «Il diritto di parola si può esercitare solo usando ciò di cui si è proprietari, oppure chiedendo il permesso al proprietario. Ad esempio, occorre disporre di un giornale o di una sala, oppure prenderli in affitto dal legittimo proprietario». Una società può realmente funzionare senza lo Stato? Tutta l’opera di Murray Rothbard è una risposta affermativa e concreta a questa domanda.
Facciamo alcuni esempi, tra i più estremi. Le strade devono essere privatizzate? «Sì, se alcune società private fossero proprietarie delle strade farebbero pagare l’accesso e avrebbero interesse a garantirne la manutenzione. Se tutte le strade pubbliche delle grandi città fossero privatizzate, la sicurezza sarebbe meglio garantita».
rothbard las vegasL’economia di mercato come potrebbe sostituirsi allo Stato per assicurare i servizi oggi forniti dalla polizia e dalla giustizia? Murray Rothbard obietta sul modo in cui è stata posta la domanda: «Polizia e giustizia non sono concetti astratti, ma sono formate da una serie di precisi servizi che lo Stato fornisce più o meno bene. I vari compiti di un servizio di polizia potrebbero benissimo essere affidati a imprese private, che avrebbero interesse a soddisfare e a rispettare i clienti. In una società libertaria si tratterebbe molto probabilmente di compagnie di assicurazione, che trarrebbero vantaggio nel limitare il crimine e il furto più di quanto ne tragga la polizia attuale, e includerebbero il relativo costo nel premio da pagare. La concorrenza tra le compagnie di assicurazione e di polizia contribuirebbe a un generale miglioramento della sicurezza!».
Non sorgerebbero conflitti tra le polizie private?. «Sì, ma sarebbero meno violenti dei conflitti tra Stati. La società libertaria sarebbe un po’ disordinata, ma meno pericolosa del mondo attuale, regolato dai governi. Per di più, in una società libertaria le compagnie private avrebbero interesse a limitare i conflitti, dannosi agli affari, mentre gli Stati hanno interesse a prolungare le guerre, che ne rafforzano il potere e il prestigio».
Anche la giustizia si presta alla privatizzazione?. «Ricordo nuovamente che l’attuale sistema di monopolio statale funziona male e non soddisfa nessuno. Lo sviluppo spontaneo dell’arbitrato privato dimostra che le forze del mercato hanno cominciato a ridurre il campo d’azione della giustizia statale». Ammettiamolo! Ma una società libertaria come si difenderebbe in caso d’invasione?.
«Innanzitutto una società libertaria non minaccerebbe nessuno, e ciò ridurrebbe i rischi di conflitto. Se nonostante ciò scoppiasse una guerra, spetterebbe ai consumatori il compito di finanziare la protezione. Anche in questo caso la concorrenza tra i sistemi privati di difesa migliorerebbe la qualità della prestazione. E una nazione formata da proprietari si impegnerebbe in una guerriglia senza pietà contro l’invasore».
In definitiva, conclude Murray N. Rothbard, nella società attuale funziona male ciò che è pubblico e che non appartiene a qualcuno. Esempio: l’inquinamento. Proprio perché l’aria e l’acqua non appartengono a nessuno, ognuno può inquinare senza conseguenze. Se l’atmosfera, i mari, i laghi e i fiumi venissero privatizzati, i proprietari preserverebbero la purezza dell’aria e dell’acqua!.
E sia! Ma che ne sarebbe dei poveri in una società in cui ogni libertà è basata sulla proprietà, in cui tutto ha un prezzo?. «In una società libertaria la crescita economica sarebbe rapida, perché lo Stato non la frenerebbe più con i suoi prelevamenti e le sue regolamentazioni: i poveri sarebbero quindi molto meno numerosi. E la carità verrebbe riabilitata. Nell’attuale sistema, la nostra reazione davanti alla miseria è: ‘Che se ne occupi lo Stato!’. Nella società libertaria rinascerebbero i sentimenti di solidarietà e di aiuto reciproco».
L’utopia di Rothbard sembra un po’ troppo estremista. Ma non sottovalutiamo la sua influenza: nelle società liberali e socialiste, dove lo Stato è incontestabilmente in crisi, la dottrina del laissez−faire ha fatto di recenti enormi progressi. In Francia e negli Stati Uniti si medita sul concetto di prigioni private! Una proposta inaudita sino a poco tempo fa, giunta direttamente da von Mises e da Rothbard.
Tutte le rivoluzioni sono inizialmente libertarie
L’inflessibilità e la coerenza hanno procurato a Rothbard il soprannome di ‘Karl Marx dell’anarco−capitalismo’. Il mio interlocutore non è dispiaciuto dell’accostamento, benché precisi che a suo parere Marx è stato «troppo amante della violenza» e «senza dubbio un po’ matto»! Ma Rothbard è un rivoluzionario? «Non preconizzo la rivoluzione in sé, però le rivoluzioni non danno necessariamente cattivi risultati: ad esempio, quella americana del 1776 o quella francese del 1848 hanno fatto progredire la libertà».
Rothbard constata anche che tutte le rivoluzioni del XX secolo sono state inizialmente di ispirazione libertaria: contro lo Stato e a favore della proprietà privata. I russi del 1917 e i cinesi del 1949 erano contadini ribelli che rivendicavano la proprietà privata; non chiedevano né l’uguaglianza né il socialismo. Il risultato finale di queste rivoluzioni non deve far dimenticare quale fu la rivendicazione iniziale, tanto rivelatrice della natura umana.
rothbard 5In tempi più recenti le “rivolte fiscali” degli Stati Uniti vanno, secondo Rothbard, per il verso giusto: indeboliscono lo Stato, lo privano di risorse. «Sintomo eccellente» quanto lo scandalo del Watergate, che ha screditato il potere! Più che sulla rivoluzione, «impossibile nelle democrazie occidentali», Rothbard punta però sulle «contraddizioni interne» del sistema statale: è Marx alla rovescia…
Lo Stato sta per scomparire a causa delle sue contraddizioni
L’umanità ha rotto definitivamente, sul finire del XVIII secolo, con il “vecchio ordine” della penuria e della schiavitù, afferma Rothbard. Da allora lotta per la sua illimitata aspirazione a una maggiore libertà individuale e a un maggior benessere materiale.
E ormai solo lo Stato ostacola l’avanzata. Ciò è evidente nel mondo socialista, dove si assiste a una «quasi abdicazione» dei governi di fronte all’economia e alle forze del mercato. Ciò risulta lampante anche nel mondo capitalista, dove il dirigismo è in rotta. Ovunque le forze del mercato vincono e portano in piena luce il conflitto tra lo Stato e l’aspirazione al benessere.
Gli occhi di Rothbard brillano di gioia nell’evocare questa ineluttabile Grande Sera. Ma il processo (non lasciamoci trarre in inganno) sarà lungo e difficile. Lo Stato è abile nel difendere i propri interessi; la “mafia” sa cambiare strategia e discorso, se necessario. Negli anni ’50 «i burocrati cercavano di rubare il più possibile in nome della pianificazione centralizzata dell’economia».
Poiché nessuno vi crede più, hanno trovato un argomento di ricambio: «la redistribuzione e la giustizia sociale». Un altro cambiamento della strategia dello Stato: «L’imposta sul reddito viene contestata? Non importa, lo Stato l’abbassa e la sostituisce con un’altra imposta, più discreta e molto più produttiva: l’Iva». Secondo Rothbard il crollo del sistema statale lascerà il posto a una società libertaria solo «in proporzione a quanto i libertari si saranno organizzati per denunciare la flessibile strategia statale, e per sostituirsi allo Stato dopo la sua caduta».
Bolscevichi del laissez−faire, unitevi!
Ogni compromesso sull’esistenza stessa dello Stato è un’incoerenza, secondo Rothbard: si deve rifiutare persino l’idea che uno “Stato minimo” possa rivelarsi benefico. L’interesse pubblico non esiste: tutto, per natura, è privato, mentre nulla è pubblico. Appare inutile e contraddittorio rivendicare una diminuzione delle tasse se queste ultime vanno totalmente eliminate.
Nelle migliore delle ipotesi, la strategia libertaria consisterà nell’accontentarsi di una riduzione provvisoria, continuando però a esigere la totale soppressione. In questa battaglia la destra conservatrice è particolarmente incoerente, a parere di Rothbard: conta sullo «Stato−ladro» per una spontanea cessazione del furto.
Quanto ai liberali classici, sia dell’Europa sia degli Stati Uniti, «sono dei traditori». Risultato del tradimento è il reaganismo: un discorso antistatale che in realtà ha portato a un aumento delle spese dello Stato. Il vero pensiero libertario deve dunque incarnarsi in un partito puro e duro, che non esiti davanti alle purghe e all’esclusione dei “molli”.
Questo partito esiste negli Stati Uniti e Rothbard ne è il teorico. I risultati elettorali sono modesti: un deputato in Alaska e un altro nel Texas. Ma l’importante è partecipare alle elezioni e farsi sentire. I candidati libertari beneficiano dell’appoggio di determinati settori del mondo degli affari, spesso dei “milionari self−made man”.
rothbard 6Il partito si presenta infatti come l’unico autentico difensore del capitalismo assoluto. I libertari idealizzano i capitani d’azienda. L’autore preferito, persino venerato, è Ayn Rand: una scrittrice i cui personaggi sono imprenditori “nietzschiani” che si confrontano con le forze burocratiche del Male.
Ma il partito libertario non è solo capitalista, è anche anarchico. Murray Rothbard raccoglie intorno a sé tutti gli amanti della libertà assoluta: i fautori della liberalizzazione della droga, gli obiettori di coscienza e gli emarginati di ogni tipo.
Nella società libertaria, egli ricorda, ognuno è padrone di sé stesso e vive come vuole: la droga, il gioco e la prostituzione sono dunque problemi squisitamente personali. Naturalmente, aggiunge Rothbard, niente può opporsi all’immigrazione: la libertà di movimento deve essere assoluta e l’immigrazione va regolata dal mercato, non dalla polizia.
«Sono l’alleato obiettivo di certi esponenti della sinistra, dei pacifisti e degli ecologisti nella lotta contro la repressione poliziesca e contro la grande industria subordinata agli ordini dello Stato». Las Vegas è un’anticipazione della società libertaria?. Le macchine a gettone sono onnipresenti e ricordano che ogni cosa è regolata dal denaro.
Nelle cappelle per i matrimoni, dove la cerimonia viene sbrigata in cinque minuti, tutto si può prendere a nolo: il pastore, l’abito da sposa, i fiori in plastica, il sermone e la musica registrata. «Las Vegas non è il simbolo del buon gusto», ammette Rothbard, «ma è molto meglio di Hiroshima. La filosofia del laissez−faire non ha mai ucciso nessuno e nessuno uccide in suo nome».
* Intervista realizzata per Figaro Magazine, il 24 Giugno 1989, tratta da http://www.libreriadelponte.com/

9/16/2015

Più per qualcuno meno per tutti. 22-domande per te e sii sincero con te stesso!

Dalla Ragioneria Generale dello stato sono stati forniti ieri i dati delle entrate tributarie e contributive del periodo gennaio – luglio 2015. La nazione intera viene informata di un + 1,4% del gettito. Gli idioti irresponsabili che lavorano ai TG hanno fatto da cassa da risonanza ai conteggi dei parassiti del palazzo di roma. What else should they do ?
BANDA BASSOTTI
Adesso caro lettore abituale o di passaggio per caso da queste righe. Ti prego ascoltami bene e se non puoi farlo in questo momento ripromettiti di farlo quando rientri a casa, o quando hai dieci minuti del tuo tempo per leggere attentamente le domande che ti pongo e darti le risposte da solo. Oggi stesso, domani potrebbe essere troppo tardi.
Ammettiamo che vi siano due naufraghi su un isola deserta. Ti è facile immaginare che su un isola deserta le risorse sono limitatissime e non ci sono mezzi per creare ricchezza e produrne di nuove.
NAUFRAGHI
  1. Se uno dei due naufraghi vanta di aver mangiato +1,4% rispetto al giorno prima, cosa e quanto può contemporaneamente vantare l’altro naufrago ?
Adesso dall’isola deserta, limitiamoci al deserto itaGlia. Considera il vanto della Ragioneria dello Stato e dimmi cosa puoi vantare tu come cittadino :
2. Ti sono per caso state ridotte le tasse del 1,4 % ?
3. L’asilo nido vicino casa ha aumentato il numero di posti disponibili per i bambini ?
4. Il pronto soccorso dell’ospedale più vicino a casa tua, ha ridotto il tempo di attesa per essere soccorso e ridotto il ticket che paghi ? O i tempi di prenotazione per gli esami diagnostici sono stati diminuti ? O è aumentato il numero di posti letto ospedalieri ?
5. La qualità della scuola dove mandi i tuoi figli a studiare, risulta aumentata per didattica, strumenti di insegnamento, qualità dei docenti ? Il prezzo dei libri è diminuito ?
6. Se hai figli all’università, ti risulta di poter vantare che le tasse univeritaria siano state ridotte ? E ti risulta che uscito dall’università con la laurea, il tempo di attesa per trovare un occupazione sia diminuito ?
7. Quando vai in farmacia e paghi il ticket sui farmaci, puoi vantare di pagare di meno ?
8. Puoi vantare di avere avuto aumenti di stipendio nel periodo gennaio – luglio ? o aumenti negli introiti da attività commerciale, professionale ?
9. Puoi vantare di avere aumentato il tuo tenore di vita e il potere d’acquito per la spesa, i carburanti, i trasporti, gli svaghi e il tempo libero, le bollette di gas, luce e telefono ?
10. Hai per caso sentito di amici o familiari che hanno trovato occupazione stabile in nuove aziende, nuove attività commerciali o economiche in genere ?
11. Puoi vantare di non avere nella tua stessa famiglia, o giro di conoscenze ed amicizie nessuno che sia dovuto emigrare all’estero nel periodo gennaio – luglio 2015, per cercare lavoro ?
12. Puoi vantare di avere genitori o nonni il cui tenore di vita, dopo anni e anni di lavoro e tasse, nel periodo gennaio – luglio 2015 hanno potuto tirare un sospiro di sollievo per il loro tenore di vita, la loro pensione, la loro sicurezza ?
13. Puoi vantare che intorno a casa tua, nel tuo quartiere o città non vi siano vetrine chiuse, cartelli di vendesi dappertutto, capannoni abbandonati e vagabondi di ogni genere e nazionalità ?
14. Puoi vantare che sempre intorno a te, dove vivi e lavori, dove parcheggi, dove vai a fare la spesa, non sia aumentato il numero di indigenti, poveri, mendicanti, stranieri che vivono di espedienti, emarginazione, solitudine ?
15. In casa, al lavoro, per strada, al cinema o su un treno ti senti più sicuro del periodo gennaio luglio 2014 ?
16. Intorno a casa tua, i parchi, marciapiedi, piste ciclabili, aree comuni, parcheggi sono aumentati, si trovano in condizioni migliori rispetto all’anno scorto ?
17. Il traffico stradale nel quale ti muovi per lavoro, o i mezzi pubblici coi quali raggiungi il tuo posto di lavoro, ti permettono di sprecare meno tempo viaggiando ? le tariffe sono diminuite ? le strade hanno meno buche e i treni pendolari sono più puliti ?
18. Se hai bisogno di una carta di identità, o devi rinnovare il passaporto o vuoi chiudere a vetri il balcone di casa tua, è tutto molto più semplice ed economico dell’anno scorso ?
19. Nel periodo gennaio – luglio 2015 puoi vantare di avere assistito, o sentito o letto alla dimunzione di furti in appartamento, scippi, violenze, rapine in casa, spaccio di droga, prostituzione per strada, accattonaggio ?
20. Nello stesso periodo in cui la ragioneria vanta il segno più, puoi dire la stessa cosa dell’azienda per la quale lavori ?
21. Puoi vantare di non avere tra i tuoi familiari, amici, conoscenti o persone di cui sei a conoscenza nessun suicida per debiti con la suddetta ragioneria ? disoccupati ? precari ? licenziati ? cassa integrati ? in mobilità ? prepensionati ?
22. Se hai in famiglia qualche persona con disabilità, gravi malattie, invalidità, anziani, puoi vantare di aver ricevuto maggiori servizi sociali, maggiori sostegni economici per provvedere e assistere queste persone sfortunate ?
23. Se hai in corso una causa di divorzio, fallimento, danni subiti, controversie con qualcuno, la durata del processo puoi vantare che è stata lampo ? Puoi vantare che siano stati cancellati d’ufficio i rinvii di udienza ?
Se sei arrivato sin qui a leggermi e soprattutto se ti sei posto le domande e ti sei dato la risposta, non ho altro da dirti.
Le amare conclusioni e il drammatico epilogo di questo andazzo li puoi immaginare da te, a meno che non tu non sia un imbecille. Ripensa ai due naufraghi dell’isola deserta.
Se le domande te le sei poste e non ti sei dato una risposta per pigrizia, superficialità, cinismo o altro, te ne faccio una sola di domanda :
se da una parte c’è qualcuno che può vantare aumenti delle proprie entrate e dall’altra milioni di altri soggetti che possono solo dire il contrario più drammatico, non ti sorge il sospetto che ci sia qualcosa che non va ? il dubbio che sotto sotto ci sia una truffa, un raggiro ?
Non rispondermi, tienila per te la risposta. Chiediti perchè tutto questo è ancora possibile. E chiediti infine se non sei anche tu tra quelli che pur non potendo vantare molto o nulla più, sostengono, finanziano, accettano, votano e danno il consenso all’unico soggetto che può vantare ancora qualcosa : lo stato, i suoi apparati come la ragioneria generale, il suo esercito di parassiti.
 http://www.rischiocalcolato.it/2015/09/piu-e-meno-22-domande-per-te.html
Fonte:

6/17/2015

LA LETTERA di UN LETTORE CI SCRIVE: ''IN FARMACIA GIORNI FA HO PROVATO VERGOGNA. LO STATO E' RAZZISTA CON ME. UN ITALIANO''

Ritengo doveroso fare il copia e incolla.
Ormai sia questo GOVERNO che i precedenti hanno passato il limite della decenza,destra sinistra centro siete VERGOGNOSI falsi e corrotti perchè lo schifo che sta avvenendo in Italia in questi ultimi anni è sotto gli occhi di tutti e mi fermo qui spero che prima o poi le persone si sveglino.
Il Soggiogo delle Persone.
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Gentile Direttore,
mi permetto di scriverLe per raccontarLe un fatto vissuto in prima persona.
La scorsa settimana mi sono recato in farmacia per acquistare i medicinali per i miei genitori, molti con ticket, altri a prezzo pieno. Conto finale, 140 euro (e parliamo di farmaci di cui non si può fare a meno, date le patologie). A fianco a me un extracomunitario di colore, con tanto di iphone 6 nuovo di fiamma, con un importo simile, non ha pagato nulla.
Sinceramente non conosco la normativa: il farmacista si è limitato a dire che molti extracomunitari sono esentati anche dal pagamento dei ticket e lo prendo per buono.
Mi limito a far presente che quei 140 euro rappresentano il 10% di quanto i miei genitori percepiscono di pensione mensilmente: 1.400 euro in due. Dopo che mio padre ha lavorato per 48 anni arriva alla bellezza di 950 euro al mese e il resto viene da quella di mia madre. Direi che non possono essere certo definiti dei “maledetti capitalisti” o dei “parassiti benestanti” secondo i dettami della visione di sinistra.
Certo, hanno la colpa di vivere in una casa di proprietà, fatta con decenni di sacrifici (negli ultimi 35 anni non hanno fatto un giorno di ferie lontano da casa) e su cui pagano fior di tasse. E, spesso, devono attingere ai loro risparmi per arrivare alla fine del mese, perché le spese mediche, quando si arriva ad una certa età, sono importanti e non si può sempre passare per le lunghe liste d’attesa degli ospedali.
Ho provato vergogna, in farmacia. Vergogna di essere cittadino di un paese che ruba ai pensionati (Fornero insegna) per dare a chi non dovrebbe avere alcun diritto e che invece ne ha più degli italiani.
I miei bisnonni hanno combattuto la grande guerra: uno è riuscito a tornare a casa, l’altro è morto in campo di concentramento e non sappiamo nemmeno dove sia sepolto. Se tornassero indietro, dubito che sarebbero disposti a dare la vita per un paese dove chi ha lavorato e pagato le tasse per una vita, ha meno diritti dell’ultimo clandestino arrivato ad invaderci.
Sì, caro Direttore, l’Italia è un paese razzista, ma verso gli italiani.
Cordiali saluti
Fonte: http://www.ilnord.it/c-4291_LA_LETTERA__UN_LETTORE_CI_SCRIVE_IN_FARMACIA_GIORNI_FA_HO_PROVATO_VERGOGNA_LO_STATO_E_RAZZISTA_CON_ME_UN_ITALIANO

12/14/2008

Federalismo

Federalismo. s.m. Tendenza all'organizzazione di un sistema di governo federale, sia attraverso l'unione di più stati in un organismo unico (Stato federale e Federazione di Stati), sia attraverso la trasformazione in stato federale di uno stato unitario abitato da popolazioni diverse o storicamente differenziate; e il sistema stesso. Il federalismo ebbe autorevoli assertori nell'Italia del rinascimento in Gioberti (f. guelto) e Cattaneo (f. repubblicano).
Dopo la seconda guerra mondiale si è accentuato in mezzo a nuclei formatasi in vari paesi europei un movimento europeo tendente alla creazione di una Federazione Europea, cioè degli Stati Uniti d'Europa, preconizzati un secolo addietro da Mazzini.

Rothschild - Clan Khazar

"Colui che controlla il volume del denaro in qualsiasi paese è il padrone assoluto di tutta l'industria e del com...