Governo mondiale e stranezze della Globalizzazione risparmiatori consumatori spogliati dall'inflazione e dalla speculazione,banche sempre meno trasparenti.Imbevitori di ogni sorta pronti a qualsiasi cosa purché di guadagni facili.Politici con nuove leggi che gravano sempre più sul comune cittadino,illuminati maghi,filantropi,onlus,coop,sette religiose,massoni.Piramidi sempre più perfette e ben studiate. La parola fondi che in realtà significa che non saranno mai riempiti a discapito di qualcuno.
7/22/2015
Лист до українського народу з любов'ю.
6/17/2015
LA LETTERA di UN LETTORE CI SCRIVE: ''IN FARMACIA GIORNI FA HO PROVATO VERGOGNA. LO STATO E' RAZZISTA CON ME. UN ITALIANO''
Ormai sia questo GOVERNO che i precedenti hanno passato il limite della decenza,destra sinistra centro siete VERGOGNOSI falsi e corrotti perchè lo schifo che sta avvenendo in Italia in questi ultimi anni è sotto gli occhi di tutti e mi fermo qui spero che prima o poi le persone si sveglino.
Il Soggiogo delle Persone.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Gentile Direttore,
mi permetto di scriverLe per raccontarLe un fatto vissuto in prima persona.
La scorsa settimana mi sono recato in farmacia per acquistare i medicinali per i miei genitori, molti con ticket, altri a prezzo pieno. Conto finale, 140 euro (e parliamo di farmaci di cui non si può fare a meno, date le patologie). A fianco a me un extracomunitario di colore, con tanto di iphone 6 nuovo di fiamma, con un importo simile, non ha pagato nulla.
Sinceramente non conosco la normativa: il farmacista si è limitato a dire che molti extracomunitari sono esentati anche dal pagamento dei ticket e lo prendo per buono.
Mi limito a far presente che quei 140 euro rappresentano il 10% di quanto i miei genitori percepiscono di pensione mensilmente: 1.400 euro in due. Dopo che mio padre ha lavorato per 48 anni arriva alla bellezza di 950 euro al mese e il resto viene da quella di mia madre. Direi che non possono essere certo definiti dei “maledetti capitalisti” o dei “parassiti benestanti” secondo i dettami della visione di sinistra.
Certo, hanno la colpa di vivere in una casa di proprietà, fatta con decenni di sacrifici (negli ultimi 35 anni non hanno fatto un giorno di ferie lontano da casa) e su cui pagano fior di tasse. E, spesso, devono attingere ai loro risparmi per arrivare alla fine del mese, perché le spese mediche, quando si arriva ad una certa età, sono importanti e non si può sempre passare per le lunghe liste d’attesa degli ospedali.
Ho provato vergogna, in farmacia. Vergogna di essere cittadino di un paese che ruba ai pensionati (Fornero insegna) per dare a chi non dovrebbe avere alcun diritto e che invece ne ha più degli italiani.
I miei bisnonni hanno combattuto la grande guerra: uno è riuscito a tornare a casa, l’altro è morto in campo di concentramento e non sappiamo nemmeno dove sia sepolto. Se tornassero indietro, dubito che sarebbero disposti a dare la vita per un paese dove chi ha lavorato e pagato le tasse per una vita, ha meno diritti dell’ultimo clandestino arrivato ad invaderci.
Sì, caro Direttore, l’Italia è un paese razzista, ma verso gli italiani.
Cordiali saluti
Fonte: http://www.ilnord.it/c-4291_LA_LETTERA__UN_LETTORE_CI_SCRIVE_IN_FARMACIA_GIORNI_FA_HO_PROVATO_VERGOGNA_LO_STATO_E_RAZZISTA_CON_ME_UN_ITALIANO
5/14/2015
GLI EVASORI FISCALI COME I KULAKI, IL GOVERNO ITALIANO COME L'URSS
Le entrate fiscali italiane, aumentate da 450 miliardi a oltre 750 miliardi negli ultimi due decenni, hanno trasferito 300 miliardi aggiuntivi dalle tasche dei ceti produttivi privati al ceto burocratico. Si tratta di una confisca di ricchezza privata che rivaleggia per rapidità e imponenza con quella realizzata in quegli anni dalle autorità sovietiche. Anche le modalità operative e propagandistiche con cui le autorità comuniste perseguitavano e depredavano i produttori privati avevano inquietanti similitudini con gli attuali sistemi di “lotta all’evasione fiscale”. Un sintomo rivelatore della vicinanza ideologica tra i due sistemi è il fatto che in Italia i membri della casta politico-burocratica hanno adottato, in difesa dei propri interessi, lo stesso frasario utilizzato dalla nomenklatura staliniana per denigrare e criminalizzare i ceti produttivi: “ricchi”, “egoisti”, “evasori”, “speculatori”, “parassiti”.
Oggi come allora gli accertamenti fiscali vengono eseguiti con metodi terroristici e arbitrari, e accompagnati da una martellante propaganda di regime contro il nemico del popolo, “l’evasore fiscale”. Lo Stato italiano inoltre, attraverso gli studi di settore, i redditi presunti o gli obblighi contributivi svincolati dagli utili prodotti, usa anche la collaudata tecnica sovietica di rovinare i produttori privati esigendo dei tributi di entità assolutamente irraggiungibile. Ad un certo punto le autorità sovietiche ipotizzarono come metodo di lotta nei confronti dei “ricchi” kulaki l’abolizione del contante: un’idea che i governi italiani accarezzano da tempo, e che finora hanno realizzato solo parzialmente abbassandone il limite di utilizzo a 1000 euro, il livello più basso del mondo.
L’adozione su vasta scala di questi sistemi di lotta alla presunta evasione fiscale dei contadini provocò in Ucraina, negli anni 1932 e 1933, un spaventosa carestia con parecchi milioni di vittime. Oggi gli storici considerano questa tragedia come un vero e proprio genocidio pianificato a tavolino dalle autorità statali per eliminare un’intera classe di produttori privati. Anche qui sono evidenti le analogie con la situazione italiana, nella quale, a fronte di un crescente aumento dei privilegi per la casta politico-burocratica, comparabili a quelli che godeva la nomenklatura sovietica rispetto al resto della popolazione, si sta verificando un vero e proprio annientamento dei ceti produttivi privati perseguito con gli strumenti dell’accanimento fiscale e burocratico.
La distruzione del 25 % del settore produttivo privato ha provocato infatti il risultato desiderato dalla casta statale: la chiusura di centinaia di migliaia di aziende, il suicidio di migliaia di imprenditori, commercianti, artigiani o lavoratori privati che hanno perso il posto al ritmo di due o tre al giorno, il ritorno in grande stile dell’emigrazione degli italiani all’estero. Ai nostri politici non interessa nulla se le aziende chiudono o espatriano. Intendono infatti sostituire questi occupati con orde di nuovi assunti come insegnanti, forestali, dipendenti di municipalizzate e partecipate, impiegati di ministeri.
La persecuzione fiscale e burocratica contro le partite IVA mira a indebolire e alla lunga a distruggere la classe dei lavoratori autonomi, considerati pericolosi e inaffidabili perché si mantengono da soli, senza dipendere dalla politica o dalla spesa pubblica. Al contrario, i dipendenti pubblici sono spesso elettori docili e inquadrati, che votano in massa a sostegno del regime che li mantiene e li protegge. Si tratta di una strategia folle e perversa dal punto di vista economico, ma perfettamente razionale dal punto di vista politico, perché conduce al dominio assoluto del ceto politico-burocratico sulla società civile.
Oggi tutti riconoscono che la propaganda staliniana contro i contadini ucraini, accusati dal regime staliniano di occultare i raccolti e fatti morire di fame a milioni in quanto “evasori”, era falsa, perché le immense quantità di grano o di denaro nascoste dai contadini ucraini non esistevano. Erano pura propaganda, pretesti per colpire delle categorie sociali considerate inaffidabili e poco controllabili. Allo stesso modo, anche oggi le iperboliche cifre sull’evasione sbandierate dalla casta politico-burocratica, e prontamente riprese dai media sussidiati, sono inventate di sana pianta, sono numeri privi di fondamento reale, dedotti da accertamenti gonfiati che, nella grande maggioranza dei casi, si rivelano infondati.
Del resto, con le decine di strumenti di controllo sempre più invasivi che sono stati creati nel corso degli ultimi anni, quasi più nulla ormai sfugge all’occhio del fisco. Attraverso gli studi di settore, il redditometro, lo spesometro, le segnalazioni al 117, Serpico (il supercervellone elettronico che incrocia decine di migliaia di informazioni al secondo), l’abolizione del segreto bancario, i 400mila controlli all’anno sulle piccole imprese, i blitz contro la mancata emissione di scontrini, il limite all’utilizzo dei contanti fino a 999 euro, l’utilizzo del pos per le transazioni commerciali sopra i 30 euro, il Grande Fratello fiscale conosce praticamente morte, vita e miracoli di ogni contribuente. Com’è possibile che possano sfuggirgli ogni anno centinaia di miliardi?
Nessuno dovrebbe prendere sul serio questi numeri sull’evasione fiscale, perché provengono da una delle parti direttamente interessate e non da un organo terzo e indipendente. I funzionari del fisco hanno un forte interesse a diffondere le cifre più alte possibili, perché più numerosi e scaltri sono gli evasori, maggiori sono le probabilità di ottenere dal governo un potenziamento di organici, mezzi, risorse e poteri. Il ceto politico, da parte sua, accondiscende volentieri, perché la favola del tesoro nascosto dai perfidi evasori gli offre un facile capro espiatorio da dare in pasto al popolino credulone e indottrinato. In questo modo la casta politica può mascherare dietro all’evasione le proprie immense responsabilità nella rovina finanziaria dello Stato, e perpetuare indisturbata il saccheggio e lo sperpero del denaro pubblico.
Negli anni Trenta l’evasione dei contadini rappresentava una piccola goccia nell’oceano di sprechi e privilegi che caratterizzava lo stato sovietico. Qualcuno pensa che l’odierna situazione italiana sia diversa? Eppure anche oggi, come nell’Ucraina di quel tempo, la lotta all’evasione viene condotta in maniera spietata, senza alcun riguardo per la rovina dell’economia nazionale, la distruzione delle aziende o la disperazione delle vittime. Non una parola di rammarico, di rispetto, o anche solo di pietà umana è uscita dalla bocca dei politici o dei funzionari statali per le migliaia di lavoratori privati che si sono suicidati a causa di una pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro che non ha eguali nel mondo. Anzi, com’è tipico dei regimi totalitari, spesso alle vittime si è aggiunto l’insulto, la beffa e lo sberleffo: i commenti sarcastici sui suicidi degli imprenditori lasciati dai funzionari ministeriali sui social forum sono particolarmente significativi.
Per la scarsa resistenza opposta dai contadini, durante la grande carestia che colpì l’Ucraina il numero di vittime tra gli aguzzini armati fu quasi irrilevante. Anche oggi in Italia i privati produttori di reddito soffrono terribilmente (negli ultimi cinque anni hanno chiuso 400.000 partite iva e 75.500 imprese artigiane), mentre nessun consumatore di tasse statale ha perso il lavoro, è stato indotto a emigrare o si è suicidato per ragioni economiche. Come mai? Una “crisi economica” non dovrebbe colpire in maniera più o meno equilibrata tutte le fasce della popolazione?
Così come il genocidio dei contadini ucraini non fu una carestia naturale, ma una guerra studiata a tavolino dal governo sovietico con l’intento di liquidare un’intera classe sociale, allo stesso modo i ceti produttivi italiani non sono stati vittime di una “crisi” economica, come continuano a ripetere i giornali, ma di un deliberato attacco sferrato dal ceto parassitario che controlla l’apparato statale. È questa la ragione per cui, oggi come allora, le vittime si contano da una sola parte. Non è ancora chiaro chi sono i perseguitati e chi sono i persecutori?
Fonte: http://url.ie/z079
5/12/2015
Sempre più agguerriti.
banco posta subito mi sono incuriosito e sono andato sul sito ufficiale ma non ho trovato nessun avviso al riguardo e ho cominciato a sospettare.Vi faccio notare che i 5 link sotto vi indirizzano tutti alla stessa pagina : http://netfree.it/servizi_online_app_otp.html e non alla pagina ufficiale di Poste Italiane e si apre questa pagina che chiede i dati e numeri di carta cosa insolita perchè Poste Italiane non fa modifiche del genere, quindi fate attenzione!
...............................................................................................................
Questa è l'email
postepay Posteitaliane
ULTIMI GIORNI DISPONIBILI: dal 15 Maggio 2015 puoi operare online solo con il nuovo sistema di Sicurezza web Postepay.
Gentile Cliente,
a partire dal 15 Maggio 2015 e obbligatorio attivare il sistema Sicurezza web Postepay per eseguire le operazioni dispositive di ricarica Postepay, ricarica telefonica e pagamento bollettini, effettuate con la Carta Postepay sui siti di Poste Italiane (www.bancopostaclick.it).
Se non aderisci al nuovo sistema, non potrai più effettuare operazioni dispositive sui siti di Poste Italiane.
Ti ricordiamo cosa devi fare per attivare il sistema Sicurezza web Postepay:
Se possiedi più carte Postepay devi ripetere l'operazione per ciascuna carta.
Per ulteriori informazioni e dettagli sul nuovo sistema di sicurezza web consulta il sito postepay.it all'indirizzo:
http://www.postepay.it/sicurezza/sicurezza_guida.html
Cordiali Saluti,
Posteitaliane 2015 - Partita Iva 01114601006 | Trasparenza bancaria |Sicurezza | Privacy
5/08/2015
Trattativa Stato Mafia. Ordine di morte per il pm Nino Di Matteo mai revocato
"Di Matteo si stava intromettendo in un processo che non doveva neanche iniziare, quello sui rapporti tra Stato e mafia, si doveva fermare, perché non doveva scoprire certe situazioni". Così il pentito Vito Galatolo, il boss dell'Acquasanta, teste al processo trattativa Stato — Mafia, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Vittorio Teresi —
"Si doveva dare un segnale che la mafia era sempre pronta a reagire allo Stato". I progetti di attentato nei confronti del pm Antonino Di Matteo erano due. Uno su Palermo, tramite tritolo, e uno su Roma dove Cosa Nostra era pronta a colpire con i kalashnikov nel ristorante di Cucuzza. Il Cucuzza doveva far venire Di Matteo al suo ristorante per parlare del processo Stato-mafia. Nell'appartamento di fronte uomini di Cosa nostra avrebbero controllato se Di Matteo sarebbe arrivato. E lì si sarebbe fatto l'agguato". Sul motivo per cui l'attentato non è stato materialmente eseguito il collaboratore di giustizia ha spiegato che "all'inizio si era pensato di farlo al tribunale dove entrano i detenuti, ma non si poteva trovare una casa per monitorare quando entrava Di Matteo. Poi non è stato operativamente organizzato perché si aspettava il tritolo, di cui cento chili erano stati rimandati indietro in Calabria, e si doveva trovare un appartamento. L'ordine di morte arrivò a fine 2012 dal superlatitante Matteo Messina Denaro. Ma non è mai stato revocato. Io l'esplosivo nei bidoni, 200 chilogrammi di tritolo in possesso di Graziano li ho visti, era in due fusti".
E aggiunge: "Quando sapemmo che l'artificiere che doveva partecipare all'attentato a Di Matteo non era di Cosa Nostra, capimmo che dietro al piano c'erano soggetti estranei alla mafia, apparati dello Stato, come nelle stragi del 1992".
Proprio in questi giorni, dopo mesi di attesa, il ministero dell'Interno ha assegnato alla scorta di Nino Di Matteo il 'bomb jammer', il dispositivo antibomba che blocca i segnali radio dei telecomandi. Da quindici giorni l'auto blindata con due antenne e il dispositivo all'interno è tuttavia parcheggiata all'interno di una caserma dei carabinieri per un problema burocratico che non consentirebbe ai militari l'utilizzo del 'bomb jammer'.
E mentre al Tribunale di Palermo si ascoltano parole di morte, in un paese che ha già vissuto le stragi più nefaste ma non ne ha mai svelato i retroscena oscuri, dai vertici dello Stato si percepisce un silenzio sempre più ingombrante, anche dinanzi alle bocciature del Csm alle domande dello stesso pm Di Matteo per un avanzamento di carriera mai arrivato che alleggerirebbe il peso del pericolo stesso.
Fonte: http://url.ie/yzwk
Trump lancia un piano per dividere l’Europa: un esperto svela su chi scommettono gli Usa
L'amministrazione Trump sta progettando di dividere l'Europa. Lo scienziato politico americano Malek Dudakov ha at...
-
Updating DNS veloci quando il vostro è sovraccarico. ------------------------------------------------------ 81.174.67.134 ns....
-
La domanda che più ricorre nella mia mente è : Otto sono le correnti , una avrà il sopravvento sulle altre quale ? Non ricordo chi in tempi...
-
La Grande Turbolenza sembra essere il nome del gioco nel 2016. Ma l'attuale turbolenza può essere interpretata come ...
