Governo mondiale e stranezze della Globalizzazione risparmiatori consumatori spogliati dall'inflazione e dalla speculazione,banche sempre meno trasparenti.Imbevitori di ogni sorta pronti a qualsiasi cosa purché di guadagni facili.Politici con nuove leggi che gravano sempre più sul comune cittadino,illuminati maghi,filantropi,onlus,coop,sette religiose,massoni.Piramidi sempre più perfette e ben studiate. La parola fondi che in realtà significa che non saranno mai riempiti a discapito di qualcuno.
4/20/2016
ECCO L'ELENCO DEI PRODOTTI ALIMENTARI ORTOFRUTTICOLI TOSSICI CANCEROGENI VELENOSI IMPORTATI IN ITALIA (DA NON COMPRARE!
I broccoli provenienti dalla Cina, con la quasi totalita' (92%) dei campioni risultati irregolari per la presenza di residui chimici, sono il prodotto alimentare meno sicuro.
A contendersi il triste primato anche il prezzemolo del Vietnam con il 78% di irregolarita' e il basilico dall'India che e' fuori norma in ben 6 casi su 10.
E' quanto emerge dalla "Black list dei cibi piu' contaminati" presentata oggi a Napoli dalla Coldiretti, sulla base delle analisi condotte dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel Rapporto 2015 sui Residui dei Fitosanitari in Europa, al Palabarbuto di Napoli in occasione della mobilitazione di migliaia di agricoltori italiani con i trattori a difesa della dieta mediterranea.
La conquista della vetta della classifica da parte della Cina non e' un caso poiche' il gigante asiatico - ricorda la Coldiretti - anche nel 2015 ha conquistato il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perche' contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell'Unione Europea, secondo una elaborazione dell'associazione di agricoltori sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti.
Su un totale di 2967 allarmi per irregolarita' segnalate in Europa, 386 (15%) hanno riguardato il gigante asiatico che in Italia nello stesso anno ha praticamente quintuplicato (+379%) le esportazioni di concentrato di pomodoro che hanno raggiunto circa 67 milioni di chili nel 2015, pari a circa il 10% della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente.
Se nella maggioranza dei broccoli cinesi e' stata trovata la presenza in eccesso di Acetamiprid, Chlorfenapyr, Carbendazim, Flusilazole e Pyridaben, nel prezzemolo vietnamita i problemi derivano da Chlorpyrifos, Profenofos, Hexaconazole, Phentoate, Flubendiamide mentre il basilico indiano contiene Carbendazim che e' vietato in Italia perche' ritenuto cancerogeno.
Nella classifica dei prodotti piu' contaminati elaborata alla Coldiretti ci sono pero' anche le melagrane dall'Egitto che superano i limiti in un caso su tre (33%), ma fuori norma dal Paese africano sono anche l'11% delle fragole e il 5% delle arance che arrivano peraltro in Italia grazie alle agevolazioni all'importazione concesse dall'Unione Europea.
Con una presenza di residui chimici irregolari del 21% i pericoli - continua la Coldiretti - vengono anche dal peperoncino della Thailandia e dai piselli del Kenia contaminati in un caso su dieci (10%).
I problemi - sottolinea la Coldiretti - riguardano anche la frutta dal Sud America come i meloni e i cocomeri importati dalla Repubblica Dominicana che sono fuori norma nel 14% dei casi per l'impiego di Spinosad e Cypermethrin.
Irregolare - sottolinea la Coldiretti - anche il 15% della menta del Marocco, un altro Paese a cui sono state concesse agevolazioni dall'Unione Europea per l'esportazione di arance, clementine, fragole, cetrioli, zucchine, aglio, olio di oliva e pomodori da mensa che hanno messo in ginocchio le produzioni nazionali.
L'accordo con il Marocco - precisa la Coldiretti - e' fortemente contestato dai produttori agricoli proprio perche' nel Paese africano e' permesso l'uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono vietati in Europa.
L'agricoltura italiana, comunicano dall'associazione di agricoltori, e' la piu' green d'Europa con 281 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), il divieto all'utilizzo degli ogm e il maggior numero di aziende biologiche, ma e' anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%).
"Non c'e' piu' tempo da perdere e - dichiara il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - occorre rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall'estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri". A tutela della salute e del Made in Italy, bisogna per Moncalvo "liberare le imprese italiane dalla concorrenza sleale delle produzioni straniere realizzate in condizioni di dumping sociale, ambientale con rischi concreti per la sicurezza alimentare dei cittadini".
Fonte:http://www.ilnord.it/c-4813_ECCO_LELENCO_DEI_PRODOTTI_ALIMENTARI_ORTOFRUTTICOLI_TOSSICI_CANCEROGENI_VELENOSI_IMPORTATI_IN_ITALIA_DA_NON_COMPRARE
PS: Se la UE agisce cosi nei confronti dei suoi cittadini la conclusione è che vuole deliberatamente avvelenare e UCCIDERE parte della popolazione al fine di sfoltirla altra spiegazione non mi viene in mente,spero di sbagliarmi. :-X :-( :'(
4/17/2016
Basta silenzio, voce alle vittime del Forteto
La terribile vicenda del Forteto è tutt'altro che conclusa e lascia aperte tante domande: quali sono gli interessi politici dietro la setta del Fiesoli, perché i carnefici sono tuttora in libertà e i media italiani non parlano del caso?
Una cosa è certa, la setta agricola nel Mugello in Toscana, dove i minori affidati alla comunità di Rodolfo Fiesoli subivano abusi sessuali e maltrattamenti, ha agito indisturbata per 38 anni ricevendo finanziamenti pubblici. La comunità ha segnato la vita a più di mille persone, molte vittime della setta sono prescritte per via dei lunghissimi tempi della giustizia italiana. A fare male oggi è soprattutto il silenzio assurdo della stampa e del governo su un caso eclatante come il Forteto, cooperativa tuttora aperta che fattura milioni di euro.La battaglia delle vittime, molte delle quali prescritte, continua a prescindere dai risarcimenti. Mentre il capo della setta Rodolfo Fiesoli è in libertà assieme agli altri carnefici, oggi è importante più che mai rompere il muro di silenzio e dare voce alle vittime del Forteto. Sputnik Italia ha raccolto la testimonianza di Sergio Pietracito, presidente dell'Associazione Vittime del Forteto.
— La struttura è tuttora aperta e continua ad essere finanziata con soldi pubblici. I colpevoli sono ancora a piede libero. Secondo il tuo punto di vista, com'è possibile tutto questo?
— Io trovo assurdo che la politica non riesca a trovare una soluzione. Se si parla di finanziamenti pubblici servono dei requisiti, qui stanno processando delle persone! La cooperativa ha avuto gli ultimi anni dei finanziamenti attraverso progetti leader europei, parliamo di diverse centinaia di migliaia di euro. Sui giornali locali di questo si parlava tutti i giorni. C'è stato il continuo tentativo di scindere la realtà lavorativa da quella delle mele marce.
In realtà la cooperativa e la comunità del Fiesoli erano la stessa struttura?
Sì, era la stessa cosa. È stata una setta per quasi 40 anni ed è giusto secondo me e l'Associazione delle vittime azzerare tutto. Non bisogna nemmeno pensarci due volte. Per quanto riguarda la storia dei posti di lavoro, un conto è se si trattasse di 300-400 posti, in realtà si scopre che sono solo 30 i dipendenti. Per carità, anche un solo posto di lavoro avrebbe valore, però se la politica volesse una soluzione la troverebbe. Se si usa la parola sacra "lavoro" in questi tempi di crisi è per intorbidare le acque. Lì va azzerato tutto, la struttura va data allo Stato che poi ci faccia un'azienda normale.
— L'importante è che i colpevoli vadano in galera finalmente.
— Questa è un'altra assurdità. Si tratta di condannati in primo grado, ma 17 anni sono 17 anni! Il Fiesoli invece può fare quello che gli pare.
— Da parte tua e dell'Associazione Vittime del Forteto, che messaggio vorresti dare a tutti?
Lì deve essere chiuso tutto. La struttura deve essere presa in mano seriamente dalla politica. Non deve continuare ad esistere quella struttura industriale che da un po' di lavoro, ma non come viene descritto. Si deve chiudere tutto e cambiare nome, quel nome non può essere un investimento per il futuro! È una cosa assurda! La setta, la comunità va sciolta. Quelle persone vanno divise, insieme sono pericolose, lo si è visto per 40 anni. Hanno distrutto la vita di oltre mille persone, come è riportato anche nella sentenza.
Vorrei aggiungere che vanno ricordate tutte le vittime, solo pochissime fra di loro, circa un 10% è riuscito a diventare parte civile durante il processo. Le vittime che fanno parte della nostra associazione sono tutte prescritte. La nostra battaglia infatti continua a prescindere dai risarcimenti.
Solo per citare alcuni nomi: Iris, ha passato rinchiusa al Forteto 21 anni della sua vita, Lara 17 anni e Debora è entrata nella struttura quando era incinta e ci ha vissuto 7 anni. Debora partorì al Forteto ma venne fatto in modo che il padre biologico del suo bambino ufficialmente diventò il figlio di Fiesoli, Marco. Tutti sapevano che il padre biologico della donna era un altro uomo.
Le storie delle vittime sono tante, nessuna va dimenticata.
Fonte: http://bit.ly/1qz0j6e
4/11/2016
hackerato Mossack Fonseca
Il caso Mossack Fonseca (i cosiddetti Panama papers) ha riportato sotto i riflettori molti temi, oltre alla opacità finanziaria del mondo globale, con la facilità con cui è possibile "trasferire e nascondere" anche ingenti capitali.
Il primo tema è quello dei wistleblower, le cosiddette "gole profonde", generalmente persone "interne" ad un'azienda o istituzione, che per ragioni di coscienza rivelano "all'esterno" atti illeciti o pratiche illegali dell'organizzazione in cui lavorano.
In questo caso siamo ben lontani da Snowden, che rivelò le pratiche di intercettazione illegale da parte di società private per conto di Cia e Nsa, o da Manning, condannato a 35 anni di carcere per aver reso noti video e documenti sui casi di "danni collaterali", ovvero l'uccisione di civili disarmati e innocenti da parte di militari americani in Iraq.
Il secondo tema riguarda la sicurezza informatica, ed il modo con cui effettivamente questi documenti sono stati prima sottratti e poi "resi pubblici".
Mossack Fonseca sul suo sito dichiara di essere "il primo fornitore globale (di servizi legali) ad offrire un portale online di tecnologia avanzata per i suoi clienti, permettendo l'amministrazione quotidiana delle proprie società in tempo reale, da qualsiasi città nel mondo."
A quanto pare questa tecnologia non è poi così avanzata.
Lungi dall'avere server dedicati, separati, in sicurezza, con una adeguata crittografia, i clienti potevano accedere al backoffice semplicemente "autenticandosi con il proprio profilo social".
Il sito "di avanzata tecnologia" è sviluppato per metà in drupal e per metà in wordpress.
E sempre per la "elevata tecnologia" aveva sullo stesso server sia il sito, sia il database, sia i documenti, sia i server di posta elettronica, e relative credenziali.
A rivelare come probabilmente un hacker esterno – e quindi non una "gola profonda interna" – abbia penetrato il sito e "prelevato" i documenti (4,8 milioni di mail, 3 milioni di dati dal database, 2,1 milioni di pdf e 1,1 milioni di immagini e 320mila documenti testuali) è stato WordFence, azienda americana specializzata in sicurezza di siti wordpress e blog.
In un video e numerosi screenshot a poche ore di distanza dalla rivelazione di quella che è stata definita "la più grande violazione e consegna di dati ai giornalisti nella storia, per un peso di 2,6 terabyte e 11,5 milioni di documenti" WordFence ha spiegato sia come è stato probabilmente effettuato l'accesso, sia alcuni dei problemi di sicurezza riscontrati.
Secondo l'analisi di WordFence Il sito MossFon ha una versione del plagin Revolution Slider vecchia e vulnerabile agli attacchi
Guardando il loro storia IP su Netcraft si nota che il loro IP è sulla stessa rete dei loro server di posta, così come le cronologie mostrano che l'adozione di un firewall, così come l'aggiornamento del sito risalgono ad appena un mese fa.
Per riassumere finora:
- Erano (ed è tuttora) in esecuzione una delle vulnerabilità più comuni di WordPress.
- Il loro web server non era protetto da un firewall.
- Il loro web server è sulla stessa rete dei loro server di posta elettronica con sede a Panama.
- Stavano gestendo dati sensibili dei clienti dal loro sito, che include un account di accesso client per accedere a quei dati.
Un articolo sulla vulnerabilità di quel plagin era stato pubblicato il 15 ottobre 2014 e un sito web come mossfon.com che era spalancato fino a un mese fa, sarebbe stato banalmente facile da attaccare. Gli aggressori creano spesso delle botnet per colpire gli URL come http://mossfon.com/wp-content/plugins/revslider/release_log.txt
Una volta che stabiliscono che il sito è vulnerabile dall'URL sopra il robot si limiterà a sfruttare la vulnerabilità e accedere al database.
Il video seguente mostra come sia facile sfruttare questa vulnerabilità
https://player.vimeo.com/video/161966079
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La posta elettronica è di gran lunga il più grande blocco di dati di questa violazione.
La scorsa settimana MossFon ha inviato una e-mail ai propri clienti dicendo di aver verificato un accesso non autorizzato ai propri server di posta elettronica, confermando che i server erano stati compromessi.
MossFon utilizza per altro il plug-in WP SMTP che dà la possibilità di inviare posta dal proprio sito web tramite un server di posta.
Una volta che un attaccante ha avuto accesso a WordPress, al file wp-config.php che contiene le credenziali del database e quindi al database di WordPress, si può vedere l'indirizzo del server di posta elettronica e un nome utente e password per accedervi e cominciare per inviare e-mail.
MossFon utilizza anche il plug-ALO EasyMail Newsletter che fornisce funzionalità di gestione delle liste. Una delle funzioni che fornisce è quello di ricevere email bounce da un server di posta e rimuoverle automaticamente. Per fare questo, il plugin ha bisogno di accedere e leggere le email dal server di posta elettronica. Questo plugin memorizza anche informazioni di login del server di posta elettronica nel database di WordPress in testo normale. In questo caso, le informazioni di login offrono la possibilità di ricevere la posta via POP o IMAP dal server di posta.
Uno dei concetti chiave della sicurezza delle informazioni è il principio del privilegio minimo. Per esempio: gli account utente dovrebbero avere solo l'accesso di cui hanno bisogno per fare il loro lavoro.
Secondo il sito "The Mossfon client Information Portal https://portal.mossfon.com è un portale online sicuro che permette di accedere alle informazioni aziendali ovunque e ovunque, con aggiornamenti in tempo reale su richiesta".
Il portale Mossfon client Information Portal che fornisce ai clienti l'accesso ai dati è in esecuzione (e continua a funzionare) su una versione di Drupal che ha più di 23 vulnerabilità . Questa versione è stata responsabile per " Drupageddon ", un'azione hacking di massa di siti Drupal.
Una volta che un attaccante ha compromesso il sistema di autorizzazioni di accesso client ha avuto accesso a tutti i documenti e dati dei clienti.
Ecco com'è andata, almeno secondo la ricostruzione di WordFence. Per altro in queste ore verificata e testata dai tecnici di alcune testate come Forbes e BBC, ed in sostanza confermata anche dalle dichiarazioni di alcuni dirigenti di MossFon.
4/06/2016
ALLIANZ IN ITALIA VUOLE LIBERARSI DEL PORTAFOGLIO POLIZZE-VITA PER NON GARANTIRE IL CAPITALE SE L'ITALIA FA DEFAULT
Le tensioni sui rendimenti dei BTP e Bonos di questi giorni sono diretta conseguenza del rischio più che concreto del default della Grecia tra giugno e luglio. D'altra parte, solo uno sprovveduto poteva credere che la situazione ellenica si fosse risolta.
Che la situazione sia rovente dalle parti di Atene lo si deduce anche dallo scambio di mail intercorse tra i funzionari del FMI e prontamente rivelate dal sito wikileaks, dove traspare chiaramente il metodo mafioso, per non dire peggio, con cui i membri del fondo monetario internazionale portano avanti i negoziati con i vertici politici greci. Ricatti, pressioni, minacce che neanche il peggiore dei capibastone "dell'onorata società" di sognerebbe di usare con una vittima del pizzo.
Chiaramente il tutto con la benedizione della Germania, che non vuol sentir parlare di ammorbidimento della linea sulla Grecia, incurante di una situazione sociale ormai tragica. In fondo lo stesso Schauble ha messo nero su bianco su una mail mandata a Hilary Clinton il fatto che una fine dell'euro provocherebbe danni incalcolabili alla Germania che si troverebbe di colpo con una moneta sensibilmente rivalutata rispetto all'euro (e questo dovrebbe far capire agli italiani come la moneta unica avvantaggi esclusivamente le industrie tedesche a danno di tutto il resto del continente) che comprometterebbe le sue esportazioni.
La Grecia, oggettivamente, non è più in grado di rispettare i diktat criminali della ue, della bce e del fmi, per cui a meno di un serio allentamento della presa da parte di queste tre istituzioni criminali, il fallimento greco sarà inevitabile.
Questo porterà fortissime tensioni sul fronte dei titoli di stato, in primis quelli italiani e spagnoli, che costringeranno questi stati a nuove manovre lacrime e sangue per placare i "mercati" preoccupati della sostenibilità dei loro conti pubblici. Gli stessi "mercati" che hanno fatto schizzare in alto il debito pubblico italiano dal 2011 ad oggi proprio seguendo le loro ricette, ma questo i media nazionali si guardano bene dal dirlo. Traduzione per il popolo italiano: patrimoniale su conti correnti e polizze vita, introduzione di tasse di successione ai limiti dell'esproprio (basta andare a vedere i disegni di legge al riguardo) e ulteriori tagli a sanità e sicurezza.
Il vicolo cieco in cui si è infilata la Ue e l'eurozona è ormai evidente: il default della Grecia trascinerà nel baratro tutti i paesi mediterranei, ma se la criminale troika dovesse allentare la presa sulla nazione ellenica, sarebbe il segnale per le altre nazioni "cattive" di partire all'offensiva per rinegoziare i vari patti di stabilità, gettando alle ortiche quell'austerità tanto cara alla Germania per l'unico motivo che è grazie ad essa che può dominare incontrastata in Europa. All'austerità e ad una classe politica incapace e priva di spina dorsale come quella italica del regime renzista.
Se a questo dobbiamo aggiungere la situazione più che drammatica del sistema bancario italiano, con gli istituti di credito prossimi al collasso, come dimostrano i continui ribassi dei loro valori in borsa di questi giorni, si capisce perché Allianz Italia abbia deciso di mettere in vendita oltre 4 miliardi di portafoglio di polizze vita a rendimento minimo e capitale garantito.
Iniziate a chiedervi perché il colosso tedesco vuole sbarazzarsi del portafoglio di polizze vita degli italiani, dove, anche in caso di default dello stato italico sarebbe costretta non solo a garantire il capitale investito (per la maggior parte in titoli di stato italiani), ma pure un tasso di interesse annuo che in molti casi oscilla tra il 2 ed il 4% annuo. Noi una risposta ce la siamo data, e non è certo quella di un futuro sereno.
Luca Campolongo
Fonti
http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,792806/Allianz_mette_in_vendita_polizze_vita_in_Italia.aspx
http://it.reuters.com/article/businessNews/idITKCN0X20IS
http://it.euronews.com/2016/04/02/wikileaks-svela-i-metodi-coercitivi-dello-fmi-in-grecia/
4/04/2016
Perché Boeri nasconde le pensioni pubbliche?
Boeri esenta dal contributo di solidarietà gli statali che prendono la pensione non da 36, bensì da 43 anni. Sono statali quasi tutti: 425 mila. A loro la legge Rumor del ’73 consentì di andare in pensione dopo 14 anni 6 mesi un giorno se donne sposate, 20 anni, dopo 25 i dipendenti degli enti locali. Vent’anni di ”lavoro”, e quarantatré di ozio pagato, senza contare il secondo lavoro (magari nero) che probabilmente hanno fatto per ammazzare il tempo, sottraendolo ad altri. “Ci sono 16.953 fortunatissimi baby pensionati che si sono ritirati a 35 anni e che restano in pensione quasi 54 anni”.
Quanto è la loro pensione?
Prendono, in media, 1500 euro mensili. Un regalo totale in confronto ai contributi versati (o non versati affatto, da parte dello Stato loro datore di lavoro): in pratica, ricevono soldi senza copertura, pagati da noi. Quanti? noi contribuenti versiamo a questi ex pubblici 7,43 miliardi ogni anno.
Tanto ci costano: una mezza finanziaria annua. Oltre il 5% della spesa Inps per pensioni serve a coprire l’esborso peri baby pensionati.
Secondo Confartigianato, i baby-pensionati pubblici (8 su 10) e privati (2 su 10) costano allo Stato “ circa 163,5 miliardi, una «tassa» di 6630 euro a carico di ogni lavoratore” pagante. Il conto è presto fatto: siccome baby-pensionati ricevono la pensione per quasi 16 anni in più del pensionato medio Inps, la maggior spesa pubblica cumulata per gli anni di pensione eccedenti la media arriva già a 148,6 miliardi; poi si devono aggiungere i mancati introiti per contributi non versati dai baby-pnsionati del privato, e fanno altri 14,8 miliardi di euro. Così si arriva a 163,5 miliardi. Si tenga presente – per avere un dato di confronto – che la spesa complessiva annua per le pensioni è di 195 miliardi.
E non ci sono fra gli statali i pensionati minimi a meno di 500 euro mensili
Eppure Boeri ha preso cura di precisare che dai suoi progetti di tagli (contributi di solidarietà) “sono esclusi i baby-pensionati statali”. Perché? Potete immaginare il motivo: quelli sono una categoria potente, pericolosa e privilegiata. Appartengono all’Oligarchia Parassitaria e Inadempiente, intoccabile. Quella i cui stipendi aumentano anche quando quelli privati sono tagliati; che noi contribuenti dobbiamo pagare sempre più anche in questi anni di recessione, in cui un numero sempre maggiore di noi resta disoccupato. Insomma quelli che – come corpo – hanno in mano il Potere. Il potere che usano come una forza occupante nemica. Un corpo separato numerosissimo, con le loro famiglie, che forma un temibile blocco elettorale, che i politici compiacciono in tutti i modi che la loro demagogia escogita; e che come occupante di “posti”, se irritato o sfidato, può bloccare il funzionamento della società e dell’economia.
Sto esagerando? Fateci caso: L’Inps – che è governata di fatto dalla Triplice sindacale, ramo fondamentale del Parassita – pubblica e diffonde, in genere, solo le pensioni che ‘eroga’ ai privati; sulle pensioni pubbliche mantiene un delicato silenzio. Soprattutto, non dà mai ai media i dati pubblici e privati “insieme”, uno a fianco all’altro.
Chissà perché? Grazie ai nostri potenti mezzi investigativi e intellettuali, siamo in grado di avanzare l’ipotesi: per impedirvi di fare confronti. Fra il vostro stipendio privato – se lo avete ancora – e il loro. Fra le loro pensioni e le vostre: quelle soprattutto rivelano la loro situazione di dominio su di voi e di privilegio scandaloso e indebito.
Perché? Perché un tempo la cassa di previdenza degli statali era una cosa a parte. Ma “è stata fusa nell’Inps a inizio del 2012 per evitarne la bancarotta”; scrive 24 Ore, “e ha portato un virus dentro le casse dell’istituto. Il virus è il deficit permanente della ex cassa pensione pubblica che perde a rotta di collo da anni”. Un buco “strutturale”, che è la causa prima della “voragine dei conti Inps”. Perché “ con la fusione nell’Inps le perdite e i disavanzi patrimoniali sono stati trasferiti e provocano le maxiperdite dell’Inps”.
Sono “trasferite” a chi, le maxi-perdite? A voi del settore privato, le hanno accollate: a voi pensionati del privato. Che avete pagato i contributi (notoriamente troppo alti) non solo per voi, ma anche per loro. Infatti, i contributi dei pubblici “ non sono mai stati sufficienti a coprire le spese per pensioni, che tra l’altro rispetto al comparto privato sono assai più elevate come importo – Prestazioni che salgono a una velocità ben maggiore della crescita dei contributi”.
Di per sé, la vostra previdenza sociale, di voi privati, sarebbe in pareggio. Se l’Inps è in perdita di 9 miliardi l’anno, sapete chi ringraziare.
Vediamo: di quanto le pensioni pubbliche sono superiori a quelle dei privati?
Pensioni dipendenti pubblici: 1.772 euro, +72% su privati.
“Le pensioni vigenti dei dipendenti pubblici nel 2015 valgono in media 1.772 euro al mese, circa il 72% in più rispetto a quelle medie dei lavoratori dipendenti del settore privato (1.026 euro)”.Capito?Voi pensionati privati prendete in media 1000 euro, e loro 1770. Anzi, la differenza a loro favore non fa’ che aumentare: “ Sulle nuove pensioni liquidate nel 2015 la differenza è tra 1.872 euro per i pensionati pubblici e 1.012 euro per i privati”. Notate che i pubblici dipendenti maschi superano i 2.200 euro mensili. Non male, vero? Tutto a spese vostre, perché loro non hanno pagato i contributi per meritare un simile premio.
Ci sono casi-limite come questo:
“96% pensioni tranvieri superiori a contributi”
Dai dati Inps pubblicati emerge anche che il 96% delle pensioni degli autoferrotranvieri è superiore a quanto si avrebbe avuto sulla base del calcolo contributivo. Nel 2015 il fondo trasporti, soppresso nel 1996, avrà un deficit di 918 milioni di euro e un debito di 19,8 miliardi”.
Ma quante sono, insomma, e pensioni dei privilegiati del pubblico impiego? “Le pensioni erogate dall’Inps Gestione Dipendenti Pubblici al 1 gennaio 2015 sono 2.818.300. La spesa complessiva ammonta a quasi 65 miliardi di euro, in aumento dello 0,75% rispetto all’anno precedente”.
Capito o no? Se il”costo del lavoro” privato in Italia è troppo alto, se rimanete “meno competitivi” mentre voi siete pagati meno degli altri europei – la famosa forbice tra quel che ricevete netto in busta paga e quel che paga il datore i lavoro, quasi il doppio –, è essenzialmente perché pagate i contributi anche per gli statali. I quali occupano il tempo, quando sono in ufficio e quando non timbrano il cartellino per i colleghi assenti (uno su tre), a intralciare la vostra attività produttiva in tutti i modi che riescono ad immaginare. Ossessionati dal controllo su di voi, evasore fiscale potenziale – vi controllano perché sospettano che non li pagate mai abbastanza, che nascondiate qualcosa per voi dei vostri guadagni invece che versarli al Fisco, la greppia da cui si servono a man bassa.
Non ci sono statali né regionali o comunali, fra i 2,6 milioni di “minimi” a meno di 500 euro mensili. Queste gioie spettano solo ai privati. Ora, ricapitoliamo: i 425 mila baby-pensionati statali hanno una pensione media di 1500 euro da 40 anni. I pensionati pubblici, di oltre 1700 – che è il 72% in più di quel che prendono i pensionati privati in media. Non sarebbe giusto chiedere a loro un “contributo di solidarietà”? Un atto elementare di giustizia sociale?
Invece non si osa. Questa categoria s’è conquistata il privilegio di inamovibilità, illicenziabilità, ed aumento automatico degli stipendi,qualunque cosa succeda al paese. Il paese è da otto anni in recessione, poi in depressione grave, ma loro ogni tanto scioperano perché vogliono l’aumento. E nessuno cerchi di appurare quanto lavorano, quanto sono produttivi o improduttivi: hanno vinto o’concuorzo, e tanto basta.
Certe volte, nei miei sogni più folli, mi immagino di essere un riformatore, e avanzo la mia riforma più audace: una legge di un articolo, che dice: “Gli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici dipendono dall’aumento per Prodotto Nazionale Lordo. Sono passibili di diminuzione nella percentuale in cui il PIL, eventualmente, decresca”. Siccome il Pil, dal 2008, è sceso del 25%, gli statali si vedrebbero decurtare gli stipendi di altrettanto. Con questa “riforma”, spererei di rendere i dipendenti pubblici co-interessati al miglioramento dell’economia generale, ansiosi per i disoccupati del settore privato, per le fabbriche che chiudono; insomma di renderli solidali al comune destino, interessati al bene comune – dal quale oggi si sentono estranei. Come, appunto, una forza d’occupazione nemica.
Ma ve lo dico prima io: quella riforma è follemente impossibile. Non si troverebbe mai in Parlamento una maggioranza per attuarla e sfidare così il potere della Casta. Pensate che siccome il 62 per cento dei baby-pensionati pubblici sono nel Nord Italia, la Lega Nord si è sempre opposta a risanare quel bubbone di parassitismo. Del resto la moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, gode del privilegio in persona. Come insegnante è andata in pensione a 39 anni, nel 1992.
Così, come sempre, il “contributo di solidarietà” lo faranno pagare a voi. Pensionati o contribuenti Inps privati. Ha cominciato con questa storia dei 475 mila che prendono la pensione da 36 anni, dimenticando che ci sono 425 mila ex statali che la prendono da oltre 40; e adesso dicono che taglieranno un po’ “le pensioni più alte”. Ora, sulle pensioni alte, il prelievo aggiuntivo l’hanno già messo: del 6 per cento su quelle tra 91.300-150 mila euro annui lordi, del 18% su quelle superiori a 200 mila annui lordi. Escluse sempre le pensioni pubbliche, perché loro hanno vino o’concuorzo.
Ma sapete quanto rende a questa sovrattassa? 12 milioni di euro l’anno. Una miseria, una briciola per quelle fauci insaziabili. Basta pensare che solo le due Camere – ossia la testa del Behemot, con i barbieri a 120 mila euro, e il noto bar ristorante di cui i deputati non pagano nemmeno i caffè – costano 1,5 miliardi annui. Non milioni, miliardi. Ossia mille volte di più della sovrattassa sui pensionati ricchi privati. Abbiamo ancora molto da “contribuire”. Siate solidali, con lorsignori.
L’articolo Perché Boeri nasconde le pensioni pubbliche è tratto da Blondet & Friends, che mette a disposizione gratuitamente gli articoli di Maurizio Blondet assieme ai suoi consigli di lettura.
Fonte: http://bit.ly/1PQILaG
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