Cocaina

Prefazione: La televisione e i giornali diffondono continue notizie, quasi tutti i giorni sul problema Cocaina e delle grosse quantità sequestrate nelle dogane non solo Italiane ma Europee, e si interpellano come reagire per arginare il problema che distrugge migliaia di vite all'anno, ma non dicono tutto forse dettati da qualche potere invisibile.


La cocaina si sta diffondendo sempre di più nel mondo, in special modo in Europa.
In Italia il consumo è in continua crescita,una volta costava 180 mila lire alle 200.000
al grammo e trovarla buona non era cosa semplice a meno che non conoscevi qualcuno di alto rango (persone ricche o politici,si parla di 30 anni fa) si perché se la potevano permettere solo loro a quei tempi,oggi praticamente la situazione è cambiata,la si trova praticamente ovunque,costa dai 30 ai 40 euro al grammo e molto migliore come qualità e te la offrono in qualsiasi discoteca tu vada.



Qui inizia la parte interessante che dedico interamente alla stampa,al parlamento Europeo e a chi gestisce le dogane dell'Europa.




Della Cocaina,su cui esistono ampi e ponderosi studi,si può fare un'osservazione banale:Per isolare l'alcaloide c'è bisogno di un lungo processo chimico che attraversa diversi stadi.
Questo lavoro viene fatto essenzialmente nelle raffinerie site in territorio colombiano.
Tuttavia,gli elementi chimici necessari al processo non sono prodotti nella regione, provengono
dagli Stati Uniti e dall'Europa in special modo dalla Germania e altri Stati.
Queste merci arrivano in aereo o per nave, vengono sbarcate regolarmente in regolarissimi porti e aeroporti ed il loro ingresso viene registrato nei rispettivi registri doganali.

Domanda: Se nessuna ragione formale, giustifica l'ingresso di tonnellate e tonnellate di un determinato prodotto chimico in Columbia (si sanno tutti nomi) perché non fermarlo in dogana ???! Magari quella di partenza sarebbe meglio ma se non si può fare bisognerebbe tentare quella di arrivo.

PS: PICONE è curioso,se qualcuno conosce la risposta lo si ringrazia anticipatamente.

Le informazioni su illustrate sono state tratte da GIORNALI e LIBRI.

Globalizzazione

In conclusione, le proponiamo un testo che può aiutare tutti nella riflessione e nella conversione. Essendo stato
scritto nel V secolo dopo Cristo, è al di sopra di ogni sospetto: "Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci
perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga..., non ci flagella la
schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non
ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci
colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro"
(Ilario di Poitiers, V sec. d.C