7/03/2008

I tassi d'interesse

I tassi d'interesse
sono a loro volta sensibili a due importanti fattori economici:l'andamento del costo della vita e
quello della produzione.La teoria prevalente ritiene che il livello dell'inflazione debba essere
mantenuto il più basso possibile per evitare che le classi meno abbienti finiscano per avere difficoltà
a soddisfare i propri fabbisogni.Così, quando si manifestano
tendenze al rialzo, le banche centrali decidono di alzare il livello dei tassi d'interesse per
rallentare l'attività produttiva.Le aziende, infatti, sono solite finanziare le loro attività attingendo
a prestiti, che naturalmente son molto sensibili ai cambiamenti dei tassi.
Se questi salgono, aumentano i costi di produzione e , a cascata, i prezzi al consumo.
Nel timore che il mercato non assorba la loro offerta a prezzi superiori, le aziende riducono la
produzione,diminuendo quindi la richiesta delle materie prime necessarie.Chi offre le materie prime, per
poterle proporre al mercato è costretto a sua volta a portare i prezzi
su valori più bassi.Se in effetti questo circolo virtuoso si realizza, i costi sul mercato cesseranno
di salire e il costo della vita potrà aumentare ancora per qualche tempo,ma per
valori percentuali assai modesti.A questo punto le banche centrali potranno nuovamente
far scendere il livello dei tassi d'interesse perché le condizioni negative, legate a un aumento oltre
misura dell'inflazione sembrerebbe essere rientrate.

Questo non è capitalismo e sarà sempre peggio.

"Per favore, considerate tutti questi fattori la prossima volta che qualcuno denuncerà il sistema statunitense come il mi...