10/31/2009

Reflazione

Termine controverso, usato in maniera imprecisa.
Solitamente indica uno stimolo Keynesiano mediante riduzioni fiscali o aumento della SPESA PUBBLICA che determina un'espansione del deficit di bilancio.
In questo senso, la reflazione comporta modifiche della politica monetaria, ad esempio, un abbassamento dei tassi di INTERESSE, ed una conseguente più rapida espansione dell'OFFERTA di MONETA.
Per i non Keynesiani, questo tipo di reflazione monetaria e fiscale non è che foriero di un'accelerazione dell'INFLAZIONE.
Essi accettano l'idea che la domanda possa essere reflazionata (ossia, incrementata in termini reali, invece che nominali), ma affinché la reflazione
non sia inflazionistica, deve essere spontanea, deve cioè verificarsi mediante una riduzione dell'inflazione e dei tassi di interesse che, di per sé, aumentano il valore reale di un flusso di domanda monetaria.

Questo non è capitalismo e sarà sempre peggio.

"Per favore, considerate tutti questi fattori la prossima volta che qualcuno denuncerà il sistema statunitense come il mi...