7/18/2021

Scacco matto al dollaro

le accuse dell'occidente verso Putin tradizionalmente si basano sul
fatto che lavorava nel KGB; e che
perciò sia crudele e immorale. Putin è colpevole di tutto, ma nessuno
l'ha mai accusato di mancanza
d'intelligenza. Tutte le accuse contro quest'uomo ne risaltano solo la
capacità di pensiero analitico e
come rapidamente prenda decisioni politiche ed economiche chiare ed
equilibrate. Spesso i media
occidentali confrontano questa capacità con l'abilità di un grande
maestro che partecipa a partite di
scacchi simultanee.
I recenti sviluppi economici di Stati Uniti e occidente in generale, ci
permettono di concludere che qui la
valutazione dei media occidentali della personalità di Putin è perfetta.
Nonostante le numerose
segnalazioni dei successi, nello stile di Fox News e CNN, oggi
l'economia occidentale, guidata dagli Stati
Uniti, è caduta nella trappola di Putin, la cui via d'uscita non viene
vista da nessuno in occidente. E
quanto più l'occidente cerca di uscire da questa trappola, più sprofonda.
Qual'è la vera tragica situazione dell'occidente e degli Stati Uniti? E
perché tutti i media occidentali e i
principali economisti occidentali ne tacciono, come fosse un segreto
militare ben custodito? Cerchiamo
di capire l'essenza degli eventi economici attuali, nel contesto
dell'economia, mettendo da parte
moralità, etica e geopolitica. Dopo aver compreso di aver fallito in
Ucraina, l'occidente, guidato dagli
Stati Uniti, si proponeva di distruggere l'economia russa con la
riduzione del prezzo del petrolio e del gas
quali principali proventi dalle esportazioni del bilancio della Russia e
della ricostituzione delle riserve
auree russe. Va notato che il fallimento principale occidentale in
Ucraina non è militare o politico, ma il
rifiuto di Putin di finanziare i piani occidentali per l'Ucraina a
carico della Federazione Russa. Ciò rende il
piano occidentale irrealizzabile nel futuro prossimo.
L'ultima volta, sotto la presidenza Reagan, tali azioni occidentali per
abbassare i prezzi del petrolio
ebbero 'successo' facendo crollare l'URSS. Ma la storia non si ripete
sempre. Questa volta le cose sono
diverse per l'occidente. La risposta di Putin verso l'occidente
assomiglia agli scacchi e al judo, quando la
potenza utilizzata dal nemico viene usata contro di esso ma a costi
minimi per la forza e le risorse del
difensore. La vera politica di Putin non è pubblica. Pertanto la
politica di Putin in gran parte si concentra
non sull'effetto, ma sull'efficienza. Pochissimi capiscono cosa fa Putin
oggi. E quasi nessuno capisce cosa
farà in futuro. Non importa quanto strano possa sembrare, ma oggi Putin
vende petrolio e gas russi solo
in oro. Putin non lo grida ai quattro venti. E naturalmente accetta
ancora il dollaro come mezzo di
pagamento, ma cambia immediatamente tutti i dollari ottenuti dalla
vendita di petrolio e gas con l'oro
fisico ! Per capirlo è sufficiente osservare le dinamiche della crescita
delle riserve auree della Russia e
confrontarle con le entrate in valuta estera della Federazione Russa
dovute alla vendita di petrolio e gas
nello stesso periodo.Inoltre nel terzo trimestre gli acquisti da parte
della Russia di oro fisico sono i più alti di tutti i tempi; a
livelli record. Nel terzo trimestre di quest'anno la Russia aveva
acquistato la quantità incredibile di 55
tonnellate di oro. Più delle banche centrali di tutti i paesi del mondo
messi insieme (secondo i dati
ufficiali) ! In totale le banche centrali di tutti i paesi del mondo
hanno acquistato 93 tonnellate del
metallo prezioso nel terzo trimestre del 2014. Delle 93 tonnellate di
oro acquistato dalle banche centrali
di tutto il mondo in questo periodo, l'impressionante volume di 55
tonnellate acquistate appartiene alla
Russia.
Non molto tempo fa scienziati inglesi giunsero alla stessa conclusione
secondo l'indagine dell'US
Geological di pochi anni fa: l'Europa non potrà sopravvivere senza
l'energia dalla Russia. Tradotto
dall'inglese in qualsiasi altra lingua, vuol dire: "il mondo non
sopravviverà se petrolio e gas della Russia
scompaiono dall'approvvigionamento energetico globale".
Così il mondo occidentale, basato sull'egemonia dei petrodollari, si
trova in una situazione catastrofica
non potendo sopravvivere senza petrolio e gas dalla Russia. E la Russia
è pronta a vendere petrolio e gas
all'occidente solo in cambio dell'oro ! La svolta del gioco di Putin è
il meccanismo della vendita di
energia russa all'occidente solo con l'oro, agendo indipendentemente dal
fatto che l'occidente sia
d'accordo o meno nel pagare petrolio e gas russi con il suo oro
artificialmente a buon mercato. Perché la
Russia, con un flusso regolare di dollari dalla vendita di petrolio e
gas, in ogni caso potrà convertirli in
oro ai prezzi attuali, depressi con ogni mezzo dall'occidente. Cioè al
prezzo dell'oro, artificialmente e
meticolosamente abbassato varie volte da FED e EFS, contro un dollaro
dal potere d'acquisto
artificialmente gonfiato dalle manipolazioni nel mercato. Fatto
interessante: la compressione dei prezzi
dell'oro da parte del reparto speciale del governo degli Stati Uniti,
l'ESF (Exchange Stabilization Fund),
per stabilizzare il dollaro, è una legge degli Stati Uniti.
Nel mondo finanziario è accettato come un fatto che l'oro sia
l'anti-dollaro:
• Nel 1971 il presidente statunitense Richard Nixon chiuse la 'finestra
d'oro', ponendo fine al libero
scambio tra dollari e oro garantito dagli Stati Uniti nel 1944 a Bretton
Woods.
• Nel 2014 il presidente russo Vladimir Putin ha riaperto la 'finestra
d'oro', senza chiederne il permesso
a Washington.
Particolarmente interessante in questo contesto sembra la dichiarazione
a novembre della PrimaVicepresidentessa della Banca centrale della
Russia Ksenia Judaeva, che sottolineava come la BCR può
utilizzare l'oro delle sue riserve per pagare le importazioni, se
necessario. E' ovvio che date le sanzioni
occidentali tale dichiarazione sia destinata ai Paesi BRICS e prima di
tutto alla Cina. Per la Cina la volontà
della Russia di pagare le merci con l'oro occidentale è molto
conveniente. Ed ecco perché: la Cina ha
recentemente annunciato che cesserà di aumentare le riserve auree e
valutarie denominate in dollari
USA. Considerando il crescente deficit commerciale tra Stati Uniti e
Cina (la differenza attuale è cinque
volte a favore della Cina) questa dichiarazione, tradotta dal linguaggio
finanziario, dice: "la Cina non
vende più i suoi prodotti in cambio dei dollari". I media mondiali hanno
scelto di non far notare questo
storico passaggio monetario. Il problema non è che la Cina si rifiuta
letteralmente di vendere i propri
prodotti in dollari USA. La Cina, ovviamente, continuerà ad accettare i
dollari come mezzo di pagamento
intermedio per i propri prodotti. Ma appena presi se ne sbarazzerà
immediatamente, sostituendoli con
qualcosa di diverso nella struttura delle sue riserve auree e valutarie.
In caso contrario la dichiarazione
delle autorità monetarie della Cina non ha senso: "fermiamo l'aumento
delle nostre riserve auree e
valutarie denominate in dollari USA". Cioè la Cina non acquisterà più
titoli del Tesoro degli Stati Uniti con
i dollari guadagnati dal commercio mondiale come ha fatto finora. Così
la Cina sostituirà i dollari che
riceverà per i suoi prodotti non solo dagli Stati Uniti, ma da tutto il
mondo, con qualcos'altro per non
aumentare le riserve valutarie in oro denominate in dollari USA.
E qui si pone una domanda interessante: con cosa la Cina sostituirà i
dollari guadagnati con il
commercio? Con quale valuta o bene? L'analisi dell'attuale politica
monetaria della Cina dimostra che
molto probabilmente i dollari commerciali, o una parte sostanziale, la
Cina li sostituirà (e di fatto li ha già
sostituiti) con l'oro fisico. Pertanto il solitario delle relazioni
russo-cinesi è un grande successo di Mosca
e Pechino. La Russia acquista merce direttamente dalla Cina con l'oro al
prezzo attuale. Mentre la Cina
compra risorse energetiche russe con l'oro al prezzo attuale. In questo
festival russo-cinese della vita c'è
un posto per ogni cosa: merci cinesi, risorse energetiche russe e oro
quale mezzo di pagamento
reciproco. Solo il dollaro non vi trova posto e non sorprende: perché il
dollaro USA non è un prodotto
cinese né una risorsa energetica russa. E' solo uno strumento
finanziario intermedio di liquidazione, un
intermediario inutile. Ed è consuetudine escludere gli intermediari
inutili dall'interazione di due partner
commerciali indipendenti. Va notato che il mercato globale dell'oro
fisico è estremamente ristretto
rispetto al mercato mondiale del petrolio. E soprattutto il mercato
mondiale dell'oro fisico è
microscopico rispetto alla totalità dei mercati mondiali di petrolio
gas, uranio e merci.
In questo momento l'occidente spende gran parte di sforzi e risorse nel
comprimere i prezzi di oro e
petrolio. In tal modo da un lato distorce la realtà economica esistente
a favore del dollaro statunitense e
d'altra parte vuole distruggere l'economia russa che si rifiuta di
svolgere il ruolo di vassallo obbediente
dell'occidente. Risorse come oro e petrolio sono proporzionalmente
indebolite ed eccessivamente
sottovalutate rispetto al dollaro USA in conseguenza dell'enorme sforzo
economico occidentale. E ora
Putin vende risorse energetiche russe in cambio di quei dollari
artificialmente gonfiati dagli sforzi
occidentali e con cui compra oro artificialmente svalutato rispetto al
dollaro USA dagli stessi sforzioccidentali !
C'è un altro elemento interessante nel gioco di Putin. L'uranio russo.
Una di ogni sei lampadine negli
USA ne dipende. La Russia lo vende agli Stati Uniti sempre in dollari.
Così, in cambio di petrolio, gas e
uranio russi, l'occidente paga la Russia in dollari il cui potere di
acquisto è artificialmente gonfiato verso
petrolio e oro dagli sforzi occidentali. Ma Putin usa questi dollari
solo per ritirare oro fisico
dall'occidente dal prezzo denominato in dollari USA e quindi
artificialmente abbassato dallo stesso
occidente. Questa veramente geniale combinazione economica di Putin
mette l'occidente, guidato dagli
Stati Uniti, nella posizione aggressiva e diligente del serpente che
divora la propria coda. L'idea di questa
trappola economica dell'oro tesa all'occidente probabilmente non è di
Putin, ma molto del consigliere
per gli affari economici, dottor Sergej Glazev. In caso contrario,
perché il dichiarato burocrate Glazev,
insieme a molti uomini d'affari russi, è stato incluso da Washington
nella lista dei sanzionati ? L'idea
dell'economista dottor Glazev è stata brillantemente attuata da Putin
con il pieno appoggio del collega
cinese Xi Jinping.
L'enfasi sulla frase "oro fisico" è fatta perché in cambio delle sue
risorse energetiche fisiche, non di
'carta', la Russia ritira oro dall'occidente, ma solo nella sua forma
fisica, non di carta. Così anche la Cina
acquisendo oro fisico occidentale artificialmente svalutato per pagare
prodotti reali inviati all'occidente.
Le speranze occidentali che Russia e Cina accettino in pagamento per le
loro risorse energetiche e beni
"shitcoin" o cosiddetto "oro cartaceo" di vario genere non si sono
concretizzate. Russia e Cina sono
interessate solo all'oro, metallo fisico, come mezzo di pagamento finale.
Per riferimento: il fatturato del mercato dell'oro di carta, i futures
sull'oro, è stimato a 360 miliardi di
dollari al mese. Ma le transizioni di oro fisico sono pari solo a 280
milioni di dollari al mese. Il che rende il
rapporto tra commercio di oro di carta contro oro fisico pari a 1000 a
1. Utilizzando il meccanismo di
recesso attivo dal mercato artificialmente ribassato dall'attività
finanziaria occidentale (oro) in cambio di
un altro artificialmente gonfiato dall'attività finanziaria occidentale
(USD), Putin ha così iniziato il conto
alla rovescia della fine dell'egemonia mondiale dei petrodollari. Così
Putin ha messo l'occidente in una
situazione di stallo priva di prospettive economiche positive.
L'occidente può usare la maggior parte dei
suoi sforzi e risorse per aumentare artificialmente il potere d'acquisto
del dollaro, ridurre artificialmente
i prezzi del petrolio e il potere d'acquisto dell'oro.
Il problema dell'occidente è che le scorte di oro fisico in suo possesso
non sono illimitate. Pertanto, più
l'occidente svaluta petrolio e oro contro dollaro statunitense, più
velocemente svaluterà l'oro dalle sue
non infinite riserve. In questa combinazione economica brillantemente
interpretata da Putin, l'oro fisico
dalle riserve occidentali finisce rapidamente in Russia, Cina, Brasile,
Kazakhstan e India, paesi BRICS. Alritmo attuale di riduzione delle
riserve di oro fisico l'occidente semplicemente non avrà tempo di fare
nulla contro la Russia di Putin, fino al crollo dei petrodollari
mondiali occidentali.
Negli scacchi la situazione in cui Putin ha messo l'occidente, guidato
dagli Stati Uniti, si chiama "tempi
bui". Il mondo occidentale non ha mai affrontato eventi e fenomeni
economici come quelli attuali.
L'URSS vendette rapidamente oro durante la caduta dei prezzi del
petrolio. La Russia acquista
rapidamente oro durante la caduta dei prezzi del petrolio. In tal modo
la Russia rappresenta una vera
minaccia al modello di dominio mondiale dei petrodollari statunitensi.
Il principio fondamentale del
modello mondiale dei petrodollari permette che i paesi occidentali
guidati dagli Stati Uniti vivano a
spese del lavoro e delle risorse di altri paesi e popoli grazie al ruolo
della moneta statunitense
dominante nel sistema monetario globale (GMS). Il ruolo del dollaro USA
nel GMS è essere il mezzo
ultimo di pagamento. Ciò significa che la moneta nazionale degli Stati
Uniti, nella struttura del GMS, è
l'ultimo bene di accumulazione e scambiarlo con qualsiasi altro bene non
avrebbe senso.
Ciò che i Paesi BRICS, guidati da Russia e Cina, fanno ora, è
effettivamente cambiare ruolo e status del
dollaro nel sistema monetario globale. Da ultimo mezzo di pagamento e
costituzione del patrimonio la
moneta nazionale degli Stati Uniti, nelle azioni congiunte di Mosca e
Pechino, viene trasformato in un
mero mezzo di pagamento intermedio destinato solo allo scambio con
un'altra attività finanziaria
ultima, l'oro. Così il dollaro USA, in realtà, perde il ruolo di mezzo
ultimo di pagamento e costituzione del
patrimonio, cedendo entrambi i ruoli a un altro riconosciuto,
denazionalizzato e depoliticizzato
patrimonio monetario, l'oro.
Tradizionalmente l'occidente utilizza due metodi per eliminare la
minaccia all'egemonia mondiale dei
petrodollari e ai conseguenti privilegi eccessivi occidentali. Uno di
tali metodi sono le rivoluzioni
colorate. Il secondo metodo, di solito applicato dall'occidente se il
primo fallisce, sono le aggressioni
militari e i bombardamenti. Ma nel caso della Russia entrambi tali
metodi sono impossibili o inaccettabili
per l'occidente. Perché in primo luogo la popolazione della Russia, a
differenza dei popoli di molti altri
paesi, non ha intenzione di scambiare la propria libertà e il futuro dei
propri figli per salsicce occidentali.
Questo è evidente dal supporto record per Putin, regolarmente pubblicato
dalle principali agenzie di
sondaggi occidentali. Pertanto i professionisti occidentali che non
hanno ancora perso la testa non
possono sognarsi una qualche rivoluzione colorata in Russia.
Sul secondo metodo tradizionale occidentale di aggressione militare
diretta la Russia non è certamente
la Jugoslavia, l'Iraq o la Libia. In ogni operazione militare non
nucleare contro la Russia, sul territorio
della Russia, l'occidente guidato dagli Stati Uniti è destinato alla
sconfitta. E i generali del Pentagono che
guidano le forze della NATO ne sono consapevoli. Sarebbe egualmente
senza speranza una guerranucleare contro la Russia con il concetto del
cosiddetto "attacco nucleare disarmante preventivo". La
NATO non solo tecnicamente non può infliggere il colpo che disarmerebbe
completamente la Russia del
potenziale nucleare in tutti i molteplici aspetti, ma il massiccio
attacco di rappresaglia nucleare contro il
nemico o gruppo di nemici sarebbe inevitabile. E la sua potenza sarà
sufficiente affinché i sopravvissuti
invidino i morti.
Cioè una guerra nucleare con un paese come la Russia non è la soluzione
al problema incombente del
crollo dei petrodollari mondiali. Nel migliore dei casi sarebbe la
conclusione finale della Storia. Nel
peggiore dei casi l'inverno nucleare e la fine della vita sul pianeta,
fatta eccezione per i batteri mutati
dalle radiazioni.
La struttura economica occidentale può vedere e capire l'essenza della
situazione. I principali economisti
occidentali sono certamente consapevoli della gravità della situazione e
della situazione disperata in cui
si trova l'occidente caduto nella trappola economica dell'oro di Putin.
Dopo tutto, dagli accordi di
Bretton Woods, conosciamo la regola d'oro: "chi ha l'oro detta le
regole"; ma in occidente stanno zitti.
Sono silenziosi perché nessuno sa come uscire da tale situazione. Se si
spiegano al pubblico occidentale i
dettagli del disastro economico incombente porrà ai sostenitori dei
petrodollari mondiali le domande
peggiori come:
– Per quanto l'occidente potrà acquistare petrolio e gas dalla Russia in
cambio di oro fisico ? E cosa
accadrà ai petrodollari degli Stati Uniti quando l'occidente esaurirà
l'oro fisico per pagare petrolio, gas e
uranio russi e le merci cinesi ? Nessuno in occidente oggi può
rispondere a queste semplici domande.
Ciò si chiama "scacco matto"; signore e signori, il gioco è finito.
Dmitrij Kalinichenko, 18 novembre 2014

Questo non è capitalismo e sarà sempre peggio.

"Per favore, considerate tutti questi fattori la prossima volta che qualcuno denuncerà il sistema statunitense come il mi...