12/25/2009

Paradossi

Il boom del lusso
nella città dei poveri
Antonio Fraschilla
Code da Vuitton e da Hermés in via Maqueda calo degli affari del 40 per cento

Nel negozio di Louis Vuitton di via Libertà in questi giorni i commessi non hanno un attimo di respiro. Corrono da un cliente a un altro. Famiglie, single, donne in carriera e ragazzi affollano il grande negozio, dove vengono accolti da gentili camerieri che offrono bevande e dessert. «Gli affari vanno bene, non ci possiamo lamentare, vendiamo le nostre classiche borse (in vetrina ce n´è una da 2.400 euro, ndr) ma tirano anche gli accessori», dicono dalla direzione. Nella gioielleria Matranga c´è la fila, con il titolare che corre da un banco all´altro per cercare di rispondere a tutti i clienti. «Non ho un attimo di respiro, stiamo organizzando una serata evento, e da quando abbiamo ristrutturato il negozio la clientela è cresciuta», dice l´amministratore Giuseppe Serafini. Da Hermés, altra maison simbolo del lusso, le identiche scene. Ma cosa sta accadendo a Palermo? Nella città con il reddito medio tra i più bassi d´Italia, com´è possibile che nuovi centri commerciali vengano presi d´assalto e i negozi di lusso siano affollati?
A guardare le cifre, la crisi economica c´è, eccome. Secondo i dati della Camera di commercio, in un anno hanno chiuso i battenti 216 negozi. Un numero, questo, che sembra destinato a peggiorare per molti, dopo l´apertura nelle scorse settimane del Forum Palermo a Brancaccio, e nei mesi scorsi del centro Guadagna,ecc.ecc.

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Fonte:http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/il-boom-del-lusso-nella-citta-dei-poveri/2117640

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