12/06/2009

Il destino umano "Francesco Chiesa"

Francesco Chiesa Sagno (Canton Ticino) 1871
e il maggiore tra gli scrittori italiani del Canton Ticino e l'opera sua, mentre è vasta e molteplice, ha il gran merito d'esser tutta informata al fervido e geloso amore ch'egli nutre per la sua patria più grande.
Abile e provetto verseggiatore, trasmoda talvolta in un eccessivo virtuosismo, o si disperdere in troppe minuterie che nuociono alquanto al disegno delle sue costruzioni poetiche.
Ma quando investe direttamente i suoi temi- e gli accade sopra tutto quando ritrae paesaggi marini ed agresti (i viali d'oro, la stellata sera) od esprime le nostalgiche tristezze della sua vita quotidiana(consolazione), raggiunge una rara finezza espressiva che ben si accorda con l'aerea leggerezza dei suoi fantasmi.
È un poeta, comunque, che marcia in prima fila tra la schiera dei nostri scrittori contemporanei.
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Il destino umano.

E dissi al fiume:- lasciami passare!
Rispose il fiume:-e per andare dove?
Anche di là uomini e donne...-il bove
mugghia egualmente e pungon le zanzare.
Che speri?...L'istesse acque, dolci, amare,
lungo l'altro mio margine! E un di piove,
un di fa bello. E la stess'aria muove la favolosa selva che ti pare.
Sempre sull'altra sponda Il ben che agogni uomo: il bene perduto o in vano atteso.
Io freddo in mezzo, tra il sognante e i sogni...
Sempre, sopra la testa alto sospeso
il tuo fato, se vai, se stai.
Per ogni strada, da trascinar, sempre, il tuo peso.

Francesco Chiesa

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